Vendite giornali, continua la crisi dell’editoria: i dati aggiornati

Pubblicato il 24 Marzo 2016 alle 13:58 Autore: Emanuele Vena
Vendite giornali gennaio 2016

Vendite giornali, continua la crisi dell’editoria: i dati aggiornati

Continua la caduta delle vendite dei quotidiani. A confermarlo sono gli ultimi dati diffusi da Accertamenti Diffusione Stampa (ADS), la società che certifica e divulga i dati relativi alla tiratura e alla diffusione e/o distribuzione di quotidiani e periodici in Italia.

Quali sono i quotidiani più venduti in Italia? Analizziamo gli ultimi dati, che fanno riferimento a gennaio 2016 e comprendono sia le versioni cartacee che quelle digitali. (Clicca sulle immagini per una visualizzazione ingrandita)

Vendite giornali gennaio 2016

Il quotidiano più venduto è il Corriere della Sera – con circa 375 mila copie in media – che precede il Sole 24 Ore (337 mila) e La Repubblica (289 mila). A sorprendere sono i dati di vendita di quotidiani a diffusione nazionale come Il Fatto Quotidiano, che presenta dati inferiori persino rispetto a testate locali come Dolomiten e l’Eco di Bergamo.

Ma quale è lo stato di salute generale dei quotidiani italiani? Analizziamo le variazioni rispetto al passato, a partire dal confronto col mese precedente.

Vendite giornali variazione rispetto a dicembre 2015

Rispetto a dicembre – anche in virtù della fine delle feste natalizie – la maggior parte dei quotidiani ha fatto registrare una variazione positiva. Tuttavia, il confronto tra gennaio 2016 e lo stesso mese dell’anno precedente presenta uno scenario molto più allarmante.

Vendite giornali variazione rispetto a gennaio 2015

Solo 5 dei 59 quotidiani presi in esame hanno fatto registrare un aumento di vendite rispetto a gennaio 2015: Corriere della Sera, Sole 24 Ore, Tuttosport, il Quotidiano di Sicilia e Avvenire, che ha fatto registrare il miglioramento più consistente (+6%). Netto invece il calo di testate come Il Tempo e Il Fatto Quotidiano, con dati che sfiorano (o superano) addirittura il -40%.

A fornire un’ulteriore testimonianza sono i dati relativi alla % di reso rispetto alla tiratura dell’intero 2015. (elaborazione di Datamediahub: qui i dati completi)

Vendite giornali

Per almeno 7 quotidiani la percentuale di reso è pari o superiore al 50%: ciò vuol dire che almeno una copia 2 su va a finire direttamente al macero. Dati impietosi soprattutto per Il Manifesto (74%, praticamente 3 copie su 4) e – ancora una volta – Il Fatto Quotidiano, con un preoccupante 57%, decisamente superiore a quella di altri grandi quotidiani come La Repubblica (31%) e Corriere della Sera (24%).

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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