Elezioni Francia 2017, ballottaggio legislative: affluenza sotto il 50%. Vince Macron

Pubblicato il 18 Giugno 2017 alle 13:32 Autore: Alessandro Faggiano
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Elezioni Francia 2017, ballottaggio legislative: affluenza sotto il 50%. Vince Macron

I risultati proclamano Re – o Imperatore – al Presidente Emmanuel Macron. Il leader del partito personalista Republique En Marche riesce ad ottenere 350 dei 577 seggi in Parlamento (42 di questi appartenenti al partito centrista di Beyrou). La prima forza di opposizione sarà la coalizione della destra tradizionale, che ottiene 131 seggi: molti di più di quelli attesi in un principio. Ottimo risultato per la Francia insumise di Melenchon, (17 seggi) che tallona i socialisti (29). Marine Le Pen rialza la testa e riesce a far entrare 8 deputati in Parlamento: risultato ben al di sopra delle aspettative per questo secondo turno. Il dato che chiama più l’attenzione, però, è sicuramente l’astensione. L’affluenza si ferma al 44% circa. Inoltre, oltre 2 milioni di votanti hanno optato per la scheda in bianco.

Elezioni Francia 2017: previsioni e affluenza parziale (18 giugno)

Quasi certamente sarà il giorno di Macron. L’ennesimo, dopo la vittoria in pompa magna del ballottaggio per la Presidenza contro Marine Le Pen. Contro i pronostici iniziali, En Marche (partito fortemente personalista basato nella figura di Macron) è riuscito a staccare il ticket per il ballottaggio nella stragrande maggioranza dei collegi. Il flop dei socialisti, unito alla caduta di Melenchon e Marine Le Pen, fa presagire una maggioranza schiacciante per il nuovo Presidente. Secondo le stime, potrebbe ottenere tra i 400 e 450 deputati. Nessuna necessità di intendersi con le altre forze politiche, quindi. Macron può egemonizzare la scena politica di questa legislatura.

Elezioni Francia 2017, ballottaggio legislative: affluenza ai minimi

L’affluenza alle ore 12:00 è al di sotto del 20%. Non sono dati incoraggianti e che, approssimativamente, riflettono la scarsissima partecipazione del primo turno. La disillusione sembra dilagare, specialmente tra i giovani. Secondo le stime dei maggiori istituti demoscopici francesi, appena 3 giovani su 10 hanno votato al primo turno delle legislative. Ciò spiega il crollo di Jean-Luc Melenchon e Marine Le Pen, principali recettori del voto di protesta. Emmanuel Macron, “patriota anti-populista” (come è stato definito in varie occasioni) è riuscito a sfruttare pienamente la crisi di rappresentatività del partito socialista e degli scandali interni al partito gaullista. Tuttavia, non può definirsi come un mobilitatore, capace di (ri)chiamare alle urne un gran numero di elettori disillusi.

Elezioni Francia 2017,  ballottaggio legislative: crollo di Le Pen e dei socialisti

Il sistema elettorale danneggia gravemente il partito di Marine Le Pen. Si prospetta, per il Front Nacional, una forte sconfitta. Il partito ultranazionalista potrebbe entrare in Parlamento con appena un congressista. La Francia Insumise di Melenchon ne avrebbe – secondo i sondaggi – tra gli 8 e 17. Risultato “vicino” a quello del collassato Partito Socialista, che dalla maggioranza nel periodo Hollande potrebbe portare solo tra i 20 e 35 rappresentanti. Per i gaullisti, si prospettano tra i 70 e 95 seggi. Oltre 400, invece, per la “Republique En Marche” di Macron.

 

 

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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