Riflessioni cinematografiche: Cosa è giusto o sbagliato sull’ Orient Express?

Pubblicato il 11 Dicembre 2017 alle 10:30 Autore: Marina Ingenito
assassinio sull' Orient Express

Riflessioni cinematografiche: cosa è giusto e cosa è sbagliato sull’ Orient Express? (Spoiler allert)

Non c’è una sola risposta a questa domanda, non c’è un solo assassino e non c’è una sola vittima a questo caso. “Cos’è la giustizia?” si domanda l’investigatore Hercules Poirot sul finale, “Chi sono io per fare giustizia?” Due crimini collegati, l’uno conseguenza dell’altro. La morte di una bambina che come un domino porta suicidi a catena e dodici vite in sospeso che non riescono a sopportare questa perdita e allora decidono di vendicarsi chiudendo il cerchio del dolore uccidendo chi lo aveva aperta. Insieme, dodici persone con un’organizzazione quasi impeccabile collaborano per mettere fine alla vita dell’assassino della piccola Dasy. Lo uccido tutti insieme, ognuno lo colpisce con una coltellata.

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Riflessioni cinematografiche: da vittime a carnefici?

Per Poirot non è un caso semplice, non è un rompicapo da spiaggia come dice il direttore del treno. Tutti dicono la verità ma non fino in fondo, finché cerca un unico assassino non lo individua, nel momento in cui li ha tutti difronte e si rende conto che sono tutti collegati a Dasy e quindi collegati tra loro, e che le prove portano verso diverse persone e che le dodici coltellate, come i dodici passeggeri sono diverse e illogiche per essere venuta da un’unica mano, è l’ che capisce che sono dodici mano diverse, ognuna di un passeggero.

E queste dodici persone, queste dodici vite sofferenti a causa di un carnefice, sono assassini per aver cercato vendetta o rimangono vittime per ciò che hanno subito?

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Riflessioni cinematografiche: il dilemma dell’ Orient Express

È questo che ci attanaglia. Chi uccide è sempre assassino o può essere anche vittima? La vendetta metterà fine al tormento di queste anime che si sono macchiate dello stesso peccato? Poirot dopo una vita intera a risolvere casi non riesce a condannarli ma riuscirà a convivere con questa bugia che ha raccontato alla polizia? Aghata Christie riesce a metterci difronte a questo terribile interrogatvo: cosa è giusto e cosa è sbagliato? Non c’è mai un’unica risposta alle nostre domande.

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