Sondaggi elettorali Ipsos: Pd ancora in calo, nessun governo possibile

Pubblicato il 16 Febbraio 2018 alle 18:27 Autore: Giulia Angeletti
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Sondaggi elettorali Ipsos: Pd ancora in calo, nessun governo possibile

L’ultima analisi di Nando Pagnoncelli per Il Corriere – prima dello stop di questa notte ai sondaggi elettorali – dipinge uno scenario post-voto in cui, in sostanza, nessuna delle forze politiche in campo riuscirà ad ottenere la maggioranza dei seggi. L’ad di Ipsos ha infatti confermato una situazione estremamente incerta e problematica che, se si realizzasse effettivamente, potrebbe portare a nessun risultato e nuove urne.

Sondaggi elettorali Ipsos, Pagnoncelli: “Prevalgono le promesse”

Nella sua ricerca delle cause che hanno portato a questo scenario ben poco definito, Pagnoncelli imputa tanta responsabilità alla poca concretezza dei programmi elettorali presentati dai partiti; e, naturalmente, anche alla mancanza di discussione sui loro contenuti. “Sembra che prevalgano promesse“, si può leggere infatti nella sua analisi; e come dargli torto, dopotutto. D’altronde anche per quanto riguarda le promesse elettorali – che, comunque, fanno parte di una campagna – anche queste mancano di basi su cui poggiarsi; come la sostenibilità, per quanto ad esempio riguarda in particolare la flat tax.

A tutto ciò si aggiunge, pesantemente, il dato sull’astensione e l’incertezza, che Ipsos prevede adesso essere al 34%. E siamo solo a poche settimane dalle elezioni; quindi, in definitiva, il numero dei votanti dovrebbe attestarsi intorno al 70%, un 5% in meno rispetto all’evento elettorale del 2013.

Sondaggi elettorali Ipsos: M5s stabile, calo per il Pd

Per entrare poi nel merito dei dati osservati per ogni singolo partito e formazione, Ipsos conferma un calo del Pd; che però viene compensato da una buona crescita di +Europa di Emma Bonino, che sembra aver ormai superato il 3%. Differenti i dati invece per le altre formazioni interne alla coalizione, Insieme e Civica Popolare, che rimangono ancorate all’1%. I motivi della variazione negativa registrata per i dem sono da rintracciarsi, secondo Pagnoncelli, nella difficoltà di affermare la propria agenda e, soprattutto, nella problematica leadership renziana; troppe divisioni interne non sanate, poca compattezza e decisione. Con il trend positivo della Bonino, per altro, il Pd vede sempre più lontana la possibilità di diventare il primo partito della coalizione.

La corsa del centrodestra verso un aumento del consenso invece, secondo Ipsos, sembra essersi arrestata; Forza Italia, nella sua lotta per la leadership con la Lega, si trova in una situazione problematica. Il suo dato infatti (16,3%) può essere tranquillamente superato da quello sommato di Lega e Fratelli d’Italia. Per quanto riguarda invece il M5s, anche questo istituto conferma dati sostanzialmente invariati rispetto a quelli precedenti all’affare rimborsopoli; fa giustamente notare Pagnoncelli che la vicenda ha fatto sì che molti elettori venissero a conoscenza della questione rimborsi parlamentari, prima spesso sconosciuta. Andando quindi a favorire il movimento guidato da Luigi Di Maio, che per altro è l’autore di questa tesi.

Sondaggi elettorali Ipsos, la ripartizione dei seggi simulata

Andando poi ad osservare la simulazione della ripartizione dei seggi fatta da questo istituto, risulta evidente la costatazione iniziale di Pagnoncelli; e cioè che la formazione della maggioranza per un governo, allo stato attuale dei numeri, è impossibile. Il rimedio saranno nuove, larghissime, intese? Sia Berlusconi che Renzi si sono mostrati contrari a questa ipotesi; piuttosto, si torna a votare.

Il centrodestra, seppur in prevalenza con una stima di 283 seggi totali, è infatti comunque lontano dal raggiungimento della maggioranza; il centrosinistra, dal canto suo, vede una stima di 158 seggi, 152 per il M5s e 24 per Liberi e Uguali. Per quanto attiene invece al gradimento dei vari leader, non sono molte le differenze registrate rispetto all’ultima rilevazione; l’unica a scendere è Emma Bonino, che deve questo calo con tutta probabilità all’ingresso formale in campagna elettorale. In testa, come sostiene Ipsos, rimane invece Paolo Gentiloni: l’attuale premier vede, come raramente accade, il suo consenso in crescita proprio a fine mandato.

Nota metodologica

Sondaggio realizzato da Ipsos per Il Corriere della Sera presso un campione casuale nazionale rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, livello di scolarità area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. Per dare stabilità alle stime di voto e ai profili dei partiti i risultati presentati sono il prodotto di un’elaborazione basata su un archivio di 6.007 interviste svolte nell’ultimo mese, cui si sono aggiunte ulteriori 1000 interviste (su 6.541 contatti) condotte mediante mixed mode CATI/CAMI/CAWI tra il 13 e il 14 febbraio 2018. Il documento informativo completo riguardante il sondaggio sarà inviato ai sensi di legge, per la sua pubblicazione, al sito www.sondaggipoliticoelettorali.it.

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L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
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