Elezioni politiche 2018: chi ha votato Salvini e dove è aumentato il consenso

Pubblicato il 10 Marzo 2018 alle 13:13 Autore: Giuseppe Spadaro
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Elezioni politiche 2018: chi ha votato Salvini e dove è aumentato il consenso

La vittoria del centrodestra con il primato della Lega su Forza Italia è un dato di fatto delle elezioni politiche 2018. L’analisi del voto e le ricerche degli studiosi indicheranno in quale direzione si sono mossi i flussi elettorali e quanto possano aver inciso.

Elezioni politiche, le periferie

Le percentuali della Lega, come quelle del Movimento 5 Stelle, sono cresciute enormemente nelle periferie. Tanto da far dire ad Alessandra Ghisleri di Euromedia che Lega e M5S hanno vinto perché hanno saputo parlare ‘nelle piazze, dei problemi della gente’. La campagna elettorale di Salvini è stata molto intensa. Ha girato in lungo e largo l’Italia concentrando visite e tappe in luoghi simbolo della periferia urbana. A Torino è stato nei pressi del campo rom di via Germagnano e a Roma a Tor Bella Monaca. Luoghi in cui è cresciuto negli anni il disagio sociale e la protesta dei residenti che hanno trovato nella Lega di Salvini una risposta alle loro istanze.

Elezioni politiche, ‘frattura centro-periferia’

Da sempre la frattura centro-periferia rappresenta un elemento politico di riferimento nella scelta di campo degli elettori. Da qualche anno è evidente comunque un diverso approccio dell’elettorato. Se una volta era la sinistra a dominare nei quartieri di periferia da tempo le cosi non stanno più cosi. Al nord la Lega ed al sud il Movimento 5 Stelle sembrano aver soppiantato la rappresentatività delle periferie. E così ad esempio a Milano è evidente già dalle precedenti elezioni regionali vinte da Maroni contro Ambrosoli che il centrosinistra è più forte al centro che in periferia.

Elezioni politiche, ‘fallimento della politica’

Spiegare i motivi del comportamento elettorale è difficile perché vi sono tantissime cause. Carlo Stasolla, Presidente Associazione 21 luglio, sul Fatto Quotidiano fa notare che la stessa presenza dei leader nelle periferie riempie un vuoto anche simbolico. Una distanza sempre crescente tra le istituzioni e la rabbia della popolazione che vive in prima persona le sofferenze sociali. Per Stasolla ‘il problema degli spazi urbani lontani dal centro è l’abbandono’. Forte della sua esperienza maturata sul campo Stasolla aggiunge ‘è nelle periferie che la politica ha fallito e dove la protesta, incarnata dal voto grillino e leghista, ha monopolizzato il voto’.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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