Governo 2018, ultime notizie: consultazioni Pd-M5S, novità alle 14

Pubblicato il 26 Aprile 2018 alle 12:50 Autore: Guglielmo Sano
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Governo 2018, ultime notizie: consultazioni Pd-M5S, novità alle 14

Oggi, il secondo giro di consultazioni condotte da Roberto Fico; il Colle gli ha affidato il compito di verificare le possibilità di un’intesa tra M5S e Pd. La delegazione Dem guidata dal reggente Maurizio Martina si è recata a colloquio con il Presidente alla Camera intorno alle 11. L’incontro con la delegazione del Movimento, invece, non si svolgerà prima delle 13. Una volta conclusosi, Fico è atteso al Quirinale per riferire lo stato del dialogo tra i partiti. Secondo più quotidiani, il Capo dello Stato è disposto ad allungare i tempi del suo mandato esplorativo; almeno fino al 3 maggio, quando si svolgerà la direzione del Pd.

Governo 2018, ultime notizie: consultazioni Pd-M5S, novità alle 14

“Siamo qui perché altri hanno fallito” ha detto Martina dopo l’incontro, durato circa tre quarti d’ora, con Fico. Il reggente Dem ha riferito di “passi avanti importanti” e che sono state pronunciate delle “parole definitive” dal Presidente della Camera. Detto ciò, “non nascondiamo le difficoltà e le differenze che animano questo confronto” ha continuato; per questo “abbiamo deciso di convocare la direzione nazionale”.

Dal Partito Democratico, dunque, si è voluta mostrare un’apertura netta ai 5 stelle; di fatto, le trattative tra i due partiti potrebbero essere entrate nel vivo solo adesso. In questo senso, l’appuntamento di giovedì prossimo segnerà la (prima) “resa dei conti” tra “governisti” e contrari al dialogo con i pentastellati.

È chiaro come sia Matteo Renzi l’osservato speciale in una fase così delicata. Molti si chiedono se l’ex premier tenterà di tornare in gioco in prima persona o continuerà ad opporre il veto alla possibilità di formare una maggioranza con il Movimento. Considerando che in direzione su 210 aventi diritto di voto – la Stampa riferisce un calcolo del ministro Lotti – ben 117 sono in mano a Renzi la domanda diventa fondamentale.

Ora, secondo le indiscrezioni raccolte sempre dal quotidiano torinese il “segretario ombra” porrà dei paletti ma, alla fine, non farà ostruzionismo; una scelta dettata dal timore che il Pd segni un ulteriore battuta nel caso di ritorno alle urne. D’altra parte, stando al Giornale, Renzi resta contrario a mettersi al tavolo con i pentastellati e bloccherà ogni negoziato grazie al controllo che esercita sui gruppi parlamentari del Pd e, in particolare, sulla truppa di senatori Dem.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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