Poste Italiane: buoni fruttiferi, cosa controllare prima del rimborso

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:12 Autore: Daniele Sforza

Continuano a far parlare i buoni fruttiferi emessi da Poste Italiane. In particolare riguardo ai rimborsi e quanto spetta veramente ai risparmiatori.

Poste Italiane: buoni fruttiferi, cosa controllare prima del rimborso
Poste Italiane: buoni fruttiferi, cosa controllare prima del rimborso

RImborso buoni fruttiferi, le operazioni preliminari


I buoni fruttiferi emessi da Poste Italiane continuano a far discutere. In particolar modo, la lente d’ingrandimento è sempre sui rimborsi dei buoni. Del caso si è occupata anche la trasmissione in onda su La7 DiMartedì. In un video di 2 minuti, è stato infatti illustrato il caso di una donna che si è recata in un ufficio postale per riscuotere i Buoni lasciati dalla zia defunta. L’ amara sorpresa è stata però la corresponsione, con un rimborso al di sotto delle aspettative. Dal rimborso al ricorso il passo è breve e l’Arbitro Bancario Finanziario ha dato ragione all’investitore. Continua quindi la questione dei rimborsi sui buoni fruttiferi di importo inferiore rispetto a quanto realmente dovuto. Ma andiamo a vedere il caso nel dettaglio.

Poste Italiane: buoni fruttiferi, attenzione ai rimborsi

Occhio ai rimborsi dei buoni fruttiferi postali. Qualora la liquidazione non rispetti l’interesse che è indicato sul titolo, è necessario rivolgersi all’Arbitro Bancario. Che darà ragione all’investitore e torto a Poste Italiane. Grazie al servizio di Emanuela Pendola per DiMartedì, è stata fatta nuova luce sulla questione. E soprattutto si è voluto informare gli investitori sugli aspetti ai quali prestare attenzione prima di recarsi negli uffici a chiedere la liquidazione.

Buoni fruttiferi: arrivano i rimborsi dopo la sentenza.

Dopo la morte di una zia, una signora ha trovato in casa due buoni fruttiferi da 1 milione di lire ciascuno in scadenza. Quindi gli eredi della zia si sono presentati alle Poste per riscuotere quanto dovuto. E qui è arrivata la sorpresa (amara). “Di quello che c’è scritto mi danno praticamente niente”. Nel servizio s’informa che l’acquisto dei due titoli risale al 2001. Ma in quell’anno un decreto ministeriale ha emesso una nuova serie di buoni fruttiferi postali. Tuttavia, alla zia in questione vengono venduti i buoni della serie precedente (1996), con rendimenti più alti. Tuttavia, al momento della liquidazione, Poste Italiane vuole liquidare i buoni dell’emissione precedente con gli interessi nuovi, che risultano meno vantaggiosi.

Poste Italiane: cosa controllare prima dei rimborsi dei buoni fruttiferi

Sulla questione è intervenuta anche l’avvocato Adusbef, Camilla Cusumano. “I buoni acquistati dalla signora prevedevano che il capitale investito triplicasse dopo 14 anni. La signora avrebbe dovuto avere 3.098,44 euro. E invece Poste Italiane voleva darle soltanto 1.394,44 euro”. Da qui il ricorso all’Arbitro Bancario che ha dato ragione alla signora. Insomma, la liquidazione che Poste voleva dare alla signora era errata. Per questo motivo occorre prestare attenzione ad alcune cose prima di chiedere il rimborso dei buoni. “Il risparmiatore, prima di andare a ritirare il buono, deve controllare se questo viene liquidato secondo le condizioni riportate sul titolo o meno. Se così non fosse, è consigliabile rivolgersi a un esperto” per ottenere infine quanto effettivamente spetta.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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