Governo ultime notizie: nome premier, Mattarella ha un piano B

Pubblicato il 14 Maggio 2018 alle 12:34 Autore: Guglielmo Sano
Articolo 90 Costituzione

Governo ultime notizie: nome premier, Mattarella ha un piano B

Salvini e Di Maio sono stati convocati al Colle per il pomeriggio di oggi. Il primo, accompagnato da Gian Marco Centinaio e Giorgetti, incontrerà Mattarella alle 16 e 30; il colloquio del secondo, presenti anche Toninelli e Giulia Grillo, è invece previsto per le 18. L’ultimo – veloce – giro di consultazioni in vista della nascita del 65esimo governo della Repubblica, durante il quale il Capo dello Stato valuterà, in particolare, il nome del premier proposto dal segretario leghista e dal capo dei pentastellati.

I due, dopo giorni di intenso confronto, sembrano aver raggiunto un’intesa sul programma del prossimo esecutivo; inoltre, ci sarebbe un accordo di massima anche sulle figure da posizionare nei ministeri chiave (Esteri, Interni, Sviluppo Economico, Economia e Finanze). Per quello che si può capire, solo il MEF verrà assegnato a un “tecnico”. Per Palazzo Chigi verrà indicata una personalità di “altissimo profilo”, come richiesto dal Quirinale, ma comunque dovrebbe trattarsi di un “politico” – o un “tecnico-politico” ma, in ogni caso, non un “tecnico” in senso stretto – “terzo”.

Governo ultime notizie: nome premier, Mattarella ha un piano B

Salvini e Di Maio, così almeno hanno assicurato ai cronisti, proporranno un nome “secco” al Presidente Mattarella. D’altra parte, è probabile che il Quirinale avrebbe preferito scegliere tra una rosa di candidati. L’importante, ha fatto intendere il Colle, è che il prossimo premier non sia frutto di una trattativa “al ribasso”.

In pratica, Mattarella non darà l’incarico a una “marionetta” di Salvini e Di Maio. A Palazzo Chigi potrà andare solo una personalità in grado di tenere unita la maggioranza. Una volontà ferma quella del Capo dello Stato che pare disposto, addirittura, a concedere ancora qualche giorno di trattativa – dopo che ne sono passati 70 dal voto – in caso di “bocciatura”. D’altro canto, il Quirinale ha sempre un asso nella manica: quel governo di garanzia che, però, non sembra in grado di superare lo scoglio della fiducia.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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