Governo 2018, ultime notizie: M5S-Lega, maggioranza a rischio al Senato
Governo 2018, ultime notizie: M5S-Lega, maggioranza a rischio al Senato
Movimento 5 Stelle e Lega provano a ricomprendere Fratelli d’Italia nel perimetro della maggioranza. Non è il primo tentativo. Infatti circa dieci giorni fa la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha incontrato Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle. A margine dell’incontro Meloni ha spiegato di aver comunicato la indisponibilità a sostenere un governo guidato dallo stesso Di Maio. Mentre secondo la versione del leader del M5S ad allontanare le posizioni è stata la richiesta della guida di alcuni ministeri per esponenti del partito di centrodestra. Ad ogni modo, dopo il faccia a faccia, la distanza tra M5S-Lega e FdI è rimasta intatta tanto che l’intesa sul contratto di governo è stata raggiunta da Movimento 5 Stelle e Lega.
Governo 2018, capitolo maggioranza al Senato
Stamattina però si è registrato un nuovo incontro. Questa volta tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Secondo molti si tratta di un tentativo di allargare la base parlamentare soprattutto al Senato dove la somma dei senatori di M5S e Lega supera di poco la soglia di maggioranza. Il M5S conta 109 senatori a cui si sommano i 58 senatori della Lega. Fratelli d’Italia vanta ben 18 senatori che certamente favorirebbe un percorso più agevole per la maggioranza di fresca costituzione. Secondo indiscrezioni Guido Crosetto potrebbe diventare ministro della Difesa. Ma secondo le fonti di Libero anche questo tentativo da parte di Salvini sarebbe andato a vuoto.
Governo 2018, posizione di FdI sulla fiducia
Quale sarà dunque la posizione di Fratelli d’Italia cioè della terza forza politica del centrodestra? Al momento Giorgia Meloni non ha ancora chiarito se i 18 senatori di FdI voteranno la fiducia al nuovo esecutivo e non ha dato notizie dell’ultimo confronto col leader della Lega Matteo Salvini. Più intuibile la posizione di Forza Italia che tramite le ultime esternazioni di Silvio Berlusconi ha fatto sapere la contrarietà al prossimo esecutivo. Resta invece salda l’alleanza del centrodestra al governo delle regioni.
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