Marcello Fonte: chi è l’attore che ha trionfato a Cannes

Pubblicato il 23 Maggio 2018 alle 10:50 Autore: Antonella Cariello
Marcello Fonte

Marcello Fonte: chi è l’attore che ha trionfato a Cannes

“Quando abitavo in una baracca e sentivo la pioggia cadere sopra le lamiere, mi sembrava di sentire gli applausi. Adesso quegli applausi sono veri, siete voi. E io sento il calore di una famiglia. Mi sento a casa, la mia famiglia è il cinema”. Così ha esordito Marcello Fonte sul palco da cui ha vinto la Palma 2018, rivelando che l’umanità di cui si è fatto interprete e la genuinità dei sentimenti che gli hanno conferito la vittoria,  sono qualità che gli sono proprie anche a telecamere spente.

Chi è Marcello Fonte?

Marcello è cresciuto ad Archi, in periferia di Reggio Calabria, nel 1978. Cresciuto,però, tra le lamiere di una discarica. Ma i suoi sogni di gloria sono riusciti, pian piano, a realizzarsi. Dopo essersi traferito a Roma, nel 1999, è il custode del più antico teatro modenro di Roma, nel rione Sant’Eustachio, il Teatro Valle. Si appassiona di recitazione e ottiene piccole parti ( Dogman non è stato il suo debutto. Molti lo ricorderanno nella serie tv targata Rai, La mafia uccide solo d’estate o per la più recente interpretazione de “Il Greco” nel film del 2018 diretto da Daniele Luchetti “Io sono Tempesta”. A segnare il suo successo, che gli è valso il Premio come migliore attore dei film presentati in concorso al 71esimo festival del cinema di Cannes, la sua interpretazione dell’omonimo Marcello sul già citato Dogman.

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E chi è il Marcello che l’omonimo Fonte ha interpretato triofando a Cannes?

Nel film di Matteo Garrone, la vita di Marcello è sempre uguale e si dipana entro una periferia a metà strada tra metropoli e natura. Molti ricorderanno il frame del gigantesco alano pezzato nero che ingombra il cuore dell’inquadratura, nascondendo il piccolo protagonista. Ebbene, Marcello gestisce un salone di toelettatura per cani. La frequentazione di Simoncino, ex pugile da poco uscito di prigione, spinge Marcello a ribellarsi alle prepotenze e al bullismo di cui è vittima. Decide perciò di affiancare l’ex detenuto in una serie di rapine in città. La lealtà nei confronti del compagno e l’ascendente di Simoncino, portano Marcello a rinnegare sé stesso, la sua moralità e tradendo i suoi compaesani. La crisi di coscienza lo porterà a divenire reo confesso. Sarà perciò incarcerato e allontanato dall’amata figlia, Sofia. I sensi di colpa e la consapevolezza faranno maturare una forte sete di vendetta che non potrà che confermare il successo attoriale del giovane, premiato da un fantastico Roberto Benigni.

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L'autore: Antonella Cariello