Governo Conte, ultime notizie: Di Maio smentisce Grillo sull’Ilva

Pubblicato il 8 Giugno 2018 alle 15:19 Autore: Guglielmo Sano
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Governo Conte, ultime notizie: Di Maio smentisce Grillo sull’Ilva

Un equivoco come ne sono accaduti tanti in casa dei pentastellati. Tuttavia, l’ultimo botta e risposta tra Grillo e Di Maio sull’Ilva dimostra come – adesso che il Movimento 5 Stelle è al governo – sia necessario maneggiare con più cura del solito le parole. I protagonisti, come si diceva, sono il fondatore e padre nobile del Movimento e il capo politico dei 5 stelle.

Il garante M5S con un post apparso sul suo blog, ormai autonomo rispetto a quello del partito, ha mostrato per l’Ilva la strada della chiusura; in vista, quindi, della riconversione del complesso tarantino in un parco ecologico. Grillo ha poi fatto l’esempio del bacino industriale tedesco della Ruhr. Il cuore siderurgico della Germania ha risolto i suoi gravissimi problemi di inquinamento grazie a una campagna di bonifiche durate un decennio circa. Secondo il comico genovese sono bastati 2,5 miliardi di Euro per coprire i costi dell’operazione (più o meno gli stessi contenuti in un fondo per le bonifiche “nascosto” gestito dal Consiglio europeo); secondo altri calcoli, invece, ce ne sono voluti più di 6.

Governo Conte, ultime notizie: Di Maio smentisce Grillo sull’Ilva

Dunque, non si è fatta attendere la risposta del neo ministro dello Sviluppo Economico; d’altronde, tra i dossier più urgenti sul suo tavolo proprio quello dell’Ilva. Qualsiasi decisione “sarà presa con responsabilità e attenzione” e se serve anche “con continuità” ha dichiarato Di Maio; in ogni caso, rivolgendosi ai 20mila lavoratori dello stabilimento indotto compreso ha aggiunto “non prenderò decisioni prima di aver ascoltato tutte le parti”. Insomma, Grillo parla a titolo personale, infatti, “nessuno ha mai pensato di chiudere l’Ilva” ha precisato poche ore dopo sempre Di Maio.

Nel contratto di governo pentaleghista si prevede una “riconversione economica” del complesso industriale con una progressiva chiusura delle fonti inquinanti. Allo stato dei fatti, l’Ilva è sotto l’amministrazione di commissari governativi che ne stanno gestendo la vendita a una società controllata da Arcelor Mittal, colosso mondiale dell’acciaio. Il passaggio di proprietà è fissato a fine mese; pronto un piano di investimenti di 2,3 miliardi; di questi poco meno della metà verrà utilizzato per il risanamento ambientale. La trattativa è arrivata a una fase delicata: manca ancora l’accordo tra azienda e sindacati; le sigle dei lavoratori hanno chiesto un incontro urgente con Di Maio per esprimere le proprie posizioni e conoscere le intenzioni del governo prima dell’insediamento della nuova proprietà.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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