Visita fiscale Inps: esenzione e orario reperibilità, quando è possibile uscire

Pubblicato il 10 Aprile 2019 alle 06:06 Autore: Daniele Sforza

In merito alla visita fiscale Inps quando è possibile uscire dal proprio domicilio? Anche all’interno delle fasce orarie di reperibilità? Scopriamolo.

Visita fiscale Inps: quando è possibile uscire
Visita fiscale Inps: esenzione e orario reperibilità, quando è possibile uscire

Orario reperibilità visita fiscale ed esenzione


Visita fiscale Inps: esenzione e orario reperibilità, quando è possibile uscire

Esenzione reperibilità orario visita fiscale: i casi

Per quanto riguarda la visita fiscale Inps spesso ci si chiede se si è costretti a restare a casa anche durante le fasce orarie di reperibilità, ad esempio nel caso in cui faccia troppo caldo. O per chissà quali altre ragioni documentabili. Insomma, quando è possibile uscire? La normativa imposta dal recente decreto Madia parla chiaro a riguardo. Ci sono delle fasce orarie di reperibilità da rispettare e riguardano i dipendenti pubblici e privati. I primi sono chiamati a rispettare i seguenti orari: 9-13 e 15-18. I secondi dovranno farsi trovare al domicilio indicato nelle seguenti fasce orarie: 10-12 17-19. Si ricorda che le visite fiscali Inps possono essere effettuate non solo durante i giorni festivi e i weekend, ma anche più volte nella stessa giornata. E comunque sin dal primo giorno di assenza dal posto di lavoro per malattia.

Visita fiscale Inps: quando è possibile uscire?

I lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato sono dunque obbligati a rispettare quella determinata reperibilità oraria. Questo significa che devono farsi trovare al domicilio indicato in quegli orari, anche dopo la prima visita fiscale.

Pur precisando che i casi di infortunio sul lavoro restano di competenza dell’Inail, la domanda che alcuni si pongono è la seguente. È possibile uscire di casa? Certamente sì, ma non negli orari di reperibilità. E sempre che l’uscita dal domicilio non pregiudichi i tempi di guarigione o la gravità della malattia, ritardando così il rientro dal lavoro.

Mettiamo però che il soggetto si sia rotto un braccio, oppure che sia caduto in depressione. In questo caso le singolarità sono diverse e vanno valutate a seconda del caso. Un soggetto depresso può uscire durante gli orari di reperibilità? Sì, se la terapia medica accertata per curare la patologia consista nell’ uscire all’aria fresca. Una persona che si è rotta un braccio, invece, potrebbe comunque uscire di casa durante gli orari di reperibilità? La risposta è qui più dubbiosa. E bisogna dunque fare riferimento ai casi di esenzione dagli orari di reperibilità per la visita fiscale Inps.

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Visita fiscale Inps: esenzione, in quali casi è prevista

Chi si assenta dal domicilio durante le fasce di reperibilità, deve avvisare per tempo il datore di lavoro e dimostrare con comprovata documentazione il motivo dell’assenza. In breve, deve portare documentazione accertata che dia valore di veridicità alla ragione dell’assenza. L’esenzione dalle visite fiscali Inps è consentita in caso di patologie gravi che richiedono terapie salvavita oppure in presenza di stati patologici connessi alla situazione di invalidità (pari o superiore al 67%). Infine l’esenzione può avvenire anche per causa di servizio riconosciuta che abbia dato luogo alla ascrivibilità della menomazione unica o plurima alle patologie rientranti nella tabella E del decreto Madia. In conclusione, si ricorda che gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali non sono di competenza dell’Inps, ma dell’Inail.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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