Pensioni 2019: anticipata, Ape ed età pensionabile. Nuovi requisiti in vigore

Pubblicato il 24 Gennaio 2019 alle 06:22 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni 2019, vediamo come cambieranno i termini di accesso alla pensione alla luce dell’adeguamento in funzione dell’aumento delle aspettative di vita.

Pensioni 2019 anticipata, Ape ed età pensionabile. Nuovi requisiti in vigore
Pensioni 2019: anticipata, Ape ed età pensionabile. Nuovi requisiti in vigore

Ape ed età pensionabile 2019, i requisiti


Si discute molto del tema pensioni e delle misure che il governo intende approvate per superare la riforma Fornero. In queste settimane sono in corso valutazioni da parte dell’ esecutivo su come e cosa modificare rispetto al diritto di accesso alla pensione. Tra le novità più probabili c’è l’ introduzione di ‘ Quota 100’ e di ‘ Quota 42’. Nel primo caso si fa riferimento alla possibilità di andare in pensione avendo raggiunto 100 come somma dell’ età anagrafica e degli anni di contributi versati. Per ‘ Quota 42’ si intende il numero di anni di contributi necessari per andare in pensione a prescindere dall’ età anagrafica.

Pensioni 2019, i termini per andare in pensione

Attualmente per avere accesso alla pensione sono richiesti 66 anni e 7 mesi di età, più 20 anni di anzianità contributiva. Le regole cambieranno nel 2019 in funzione dell’ aspettativa di vita. Il termine passerà a 67 anni a causa dell’adeguamento con l’aumento delle aspettative di vita. Da gennaio 2019 si andrà in pensione più tardi rispetto ad oggi. Vediamo quali saranno i termini.

Pensione di vecchiaia da 66 anni a 7 mesi a 67 anni per tutti. L’anzianità contributiva richiesta sarà sempre pari a 20 anni. Pensione di vecchiaia contributiva: da 70 anni e 7 mesi a 71 anni di età. L’anzianità contributiva sarà sempre di 5 anni. Pensione anticipata contributiva: da 63 anni e 7 mesi di età a 64 anni. L’anzianità contributiva resta pari a 20 anni. Pensione anticipata uomini: da 42 anni e 10 mesi a 43 anni e 3 mesi. Per pensione anticipata donne: da 41 anni e 10 mesi si passerà a 42 anni e 3 mesi. E infine pensione anticipata lavoratori precoci passa da 41 anni a 41 anni e 5 mesi di anzianità contributiva.

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Pensioni 2019, cosa succede per le categorie usuranti

L’aumento dell’età pensionabile non sarà esteso a tutti. Ci sono delle categorie di lavoratori, infatti, che potranno accedere alla pensione di vecchiaia all’ età di 66 anni e 7 mesi; a condizione che abbiano maturato un’anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni anziché di 20. Si tratta dei lavoratori che per almeno metà della loro carriera abbiano svolto un’attività considerata usurante.

Oltre ad aver svolto un lavoro usurante, per ottenere la pensione anticipata bisogna avere un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e avere 61 anni e 7 mesi. Devono inoltre avere almeno sette anni negli ultimi dieci di attività lavorativa; compreso l’anno di maturazione dei requisiti, per le pensioni che hanno decorrenza entro il 31 dicembre 2017 e almeno la metà della vita lavorativa per le pensioni con decorrenza dall’1 gennaio 2018 in avanti.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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