Portabilità conto corrente e mutuo: come non pagare penali. La guida

Pubblicato il 31 Agosto 2018 alle 01:33 Autore: Daniele Sforza
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Portabilità conto corrente e mutuo: come non pagare penali. La guida.

Guida al conto corrente, il trasferimento


Ultimamente ci si informa spesso sulla portabilità conto corrente e la sua correlazione a un eventuale mutuo già acceso. Tutto questo mentre la tecnologia applicata in ambito finanziario continua a fare grandi passi verso il futuro e presto trasferire il codice Iban da una manca all’altra mantenendolo inalterato sarà facile come trasferire il proprio numero di telefono da un operatore all’altro. Ma procediamo con ordine e andiamo a snocciolare qualche informazioni sulla portabilità del conto corrente e le conseguenze sul mutuo.

Portabilità conto corrente: ci vogliono solo 12 giorni

Da giugno 2017 la portabilità del conto corrente risulta molto più semplificata. Bankitalia ha provveduto a fornire agli istituti di credito le istruzioni legate alle procedure di trasferimento dei conti. Queste devono avvenire entro 12 giorni senza costi supplementari. Le procedure di portabilità saranno operate dalle banche stesse, che avranno l’obbligo di trasferire conti, anche con saldi negativi, e al tempo stesso eventuali finanziamenti e mutui in corso. La suddetta procedura agevolata comporta i trasferimenti da un conto italiano a un altro; mentre, pur restando possibile, non è permesso il trasferimento da un conto italiano a un conto estero.

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Portabilità conto corrente con mutuo: come funziona

L’idea che non è possibile cambiare banca con un mutuo in corso è errata. Infatti risulta possibile trasferire un mutuo già acceso da una banca all’altra. Non è un caso che per i mutui oggi funziona quasi come per le offerte telefoniche, con le banche che cercano di conquistare clienti proponendo soluzioni vantaggiose sotto l’aspetto economico. E non è sempre un caso che il mutuo si sta evolvendo, sempre in direzione dei clienti. Basi pensare al mutuo rinegoziabile, che permette ad esempio il cambio di tasso (da fisso a variabile, o viceversa). O la stessa surroga, che consente di trasferire il mutuo da un istituto di credito all’altro. Non solo. Potremo anche aprire un mutuo in una banca e avere un conto in un istituto diverso.

In caso di conto e mutuo già aperti nella stessa banca, il cliente avrà comunque la possibilità di trasferire il tutto in un istituto di credito. La procedura agevolata di cui abbiamo parlato sopra serve proprio a questo. E favorirà il trasferimento anche dei Rid e dei bonifici. Il tutto senza spese extra o oneri aggiuntivi. Sostanzialmente, pur mantenendo attivo il mutuo nella prima banca, i servizi di pagamento saranno attivi sulla seconda banca. Qual è la procedura da seguire? Semplicemente bisognerà comunicare la chiusura del conto alla vecchia banca, per poi compilare gli appositi moduli per la seconda banca nella quale chiediamo il trasloco del conto. La nuova banca si occuperà dei vari passaggi senza chiedere costi di gestione.

In breve, mutuo e conto corrente sono svincolati, essendo due servizi diversi. E nulla vieta al cliente di effettuare la procedura sopra riportata. Un istituto potrebbe fare storie nel caso in cui il mutuo sia aperto prima del 2012, ovvero prima del decreto che ha permesso tale liberalizzazione. Anche in questa eventualità, come riporta La Legge per Tutti, “il cliente può giocarsi la carta della clausola vessatoria, che per legge è nulla, ricorrendo in giudizio”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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