Congedo straordinario retribuito 2019: durata e requisiti, a chi spetta

Pubblicato il 25 Ottobre 2018 alle 06:33 Autore: Giuseppe Spadaro

Congedo straordinario: chi può farne richiesta. Qual è la durata e quali sono i requisiti per averne diritto. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Congedo straordinario retribuito 2019 durata e requisiti, a chi spetta

Congedo straordinario retribuito 2019: durata e requisiti, a chi spetta

Guida congedo straordinario 2019 e requisiti


Cosa si intende per congedo straordinario? Un periodo retribuito di assenza dal lavoro per chi assiste familiari con disabilità grave, regolato dalla cosiddetta Legge 104. Quando è possibile per il lavoratore fare richiesta? E per quanto tempo? Vediamo alcuni casi pratici. Partendo dalla durata: il congedo straordinario può avere una durata massima di 2 anni. Ma può anche essere richiesto per periodi più brevi. In totale nel corso della vita lavorativa non può superare i 2 anni.

Congedo straordinario, la durata

Un chiarimento necessario sulla durata massima di due anni. Si può chiedere ed ottenere fino a un massimo di due anni di congedo straordinario nell’intera vita lavorativa. Il limite è complessivo fra tutti gli aventi diritto per ogni disabile grave. Chi ha e assiste più di un disabile grave dovrà comunque restare nel limite dei due anni. Il congedo è suddivisibile in giornate. Non vengono conteggiati eventuali giorni di ferie, periodi di malattia; festività e sabati che cadano tra il congedo straordinario e l’effettiva ripresa del lavoro. Nel caso il congedo straordinario venga frazionato in giornate, l’anno viene considerato di 365 giorni.

Congedo straordinario, requisiti

Chi può fare richiesta? I lavoratori dipendenti nel seguente ordine di priorità. Coniuge convivente o la parte dell’unione civile convivente della persona disabile grave; padre o madre (anche adottivi o affidatari) della persona disabile grave in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente o della parte dell’unione convivente; figlio convivente della persona disabile sempre in situazione di gravità, ma solo esclusivamente se sono mancanti, deceduti o affetti da patologia invalidanti il coniuge convivente o la parte dell’unione convivente o entrambi i genitori della persona con disabilità.

E ancora fratello o sorella convivente della persona disabile grave, ma sempre appunto che coniuge convivente o parte dell’unione civile convivente, genitori, figli conviventi del disabile siano mancanti, morti o affetti da patologie invalidanti; parente o affine entro il terzo grado convivente della persona disabile in una situazione di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente o la parte dell’unione civile convivente, entrambi i genitori, figli conviventi e fratelli/sorelle conviventi del disabile siano sempre mancanti, morti o affetti da patologie invalidanti

Congedo straordinario, un esempio pratico

Prendendo un esempio pratico: è possibile fare richiesta del congedo straordinario per assistere la suocera? Solamente se tutti coloro che precedono chi ne fa richiesta siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti. Cioè è possibile assistere la suocera se coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente, entrambi i genitori, i figli conviventi e i fratelli conviventi del disabile sono mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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