Orario visita fiscale Inps: pubblici e privati, il documento ufficiale

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:00 Autore: Daniele Sforza

In merito alla visita fiscale Inps l’istituto previdenziale ha diffuso una guida contenente tutte le informazioni principali a riguardo. Il documento.

Visita fiscale Inps: orario pubblici e privati
Orario visita fiscale Inps: pubblici e privati, il documento ufficiale

Dipendenti pubblici e privati, quando arriva il medico fiscale


Relativamente alla visita fiscale Inps, l’istituto previdenziale ha reso disponibile una guida completa riepilogativa di tutte le informazioni utili a riguardo. L’Inps fornisce quindi precisazioni relative al periodo di malattia del lavoratore dipendente del settore pubblico o privato, a cosa deve fare e alla procedura da seguire, nonché agli orari compresi nelle fasce di reperibilità da rispettare per la visita del medico Inps.

Visita fiscale Inps: il certificato medico

Tra gli aspetti più importanti che l’Inps ricorda nel documento vi è il certificato di malattia redatto dal medico curante o dal medico libero professionista. Certificato che poi dovrà essere trasmesso all’Inps per via telematica e su cui sarà apposto un numero di protocollo che il soggetto deve conservare. Il certificato dovrà essere verificato nella sua interezza al fine di controllare la correttezza dei dati inseriti e non incappare in errori o equivoci che possano pregiudicare la visita fiscale Inps e che di conseguenza possano comportare sanzioni.

Il certificato, così come l’attestato, potranno essere visualizzati dal soggetto direttamente online sul sito dell’Inps, al quale si potrà accedere tramite le apposite credenziali (Pin o Spid per il certificato o codice fiscale e numero di protocollo per l’attestato).

Esonero controllo orario con aspettativa e invalidità.

Visita fiscale Inps: certificato medico telematico, come va compilato

Le istruzioni e le modalità di compilazione del certificato di malattia telematico sono incluse nella circolare Inps n. 113/2013. Come scritto sopra, è necessario verificare attentamente la correttezza di tutti i dati. Come si legge nel documento, il medico dovrà inserire alcune informazioni.

  • Indicazione di evento traumatico;
  • Segnalazione agevolazioni che comportano l’esonero dalle fasce di reperibilità

Tali informazioni sono molto importanti affinché l’Inps possa svolgere regolarmente le proprie attività di competenza. Nel primo caso l’Inps dovrà valutare eventualmente le condizioni per l’attivazione di un’azione surrogatoria nei confronti di terzi responsabili. Nel secondo caso bisognerà prendere in considerazione le cause che esonerano dal rispetto delle fasce di reperibilità e dalle eventuali patologie incluse nella Tabella E del DPR n. 834/1981.

Infine, l’Istituto ricorda che il certificato di malattia cartaceo è valido solo nel caso in cui non sia tecnicamente possibile la trasmissione telematica.

Comunicazione malattia con WhatsApp: quando vale.

Visita fiscale Inps: durata malattia, informazioni utili

Il primo giorno di malattia parte dalla data in cui viene rilasciato il certificato. Infatti, in base a norme di legge, non potrà essere valido un certificato medico “retroattivo”, ovvero che certifichi giorni di malattia precedenti alla visita con il medico di base.

L’Inps specifica anche la procedura da seguire in caso di cicli di cura ricorrenti, susseguenti a patologie particolari. Nel testo si legge che i lavoratori privati che hanno diritto alla tutela previdenziale della malattia “possono produrre un’unica certificazione attestante la necessità di trattamenti ricorrenti. E che qualifichi ciascun periodo come ricaduta del precedente”.

Tale certificazione dovrà essere trasmessa all’Inps e al datore di lavoro prima dell’inizio della terapia. Andranno indicati i giorni previsti per l’esecuzione della terapia. Quando queste ultime saranno state eseguite, il lavoratore dovrà presentare anche relative dichiarazioni rilasciate dalla struttura sanitaria in merito al calendario delle cure eseguite. La certificazione telematica per l’assenza da lavoro resta comunque valida.

Esenzione Tabella A: chi non va controllato.

Visita fiscale Inps: orari fasce reperibilità

L’uniformità inizialmente preventivata dell’orario di reperibilità per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato non c’è stata. Gli orari sono rimasti quindi differenti. E più precisamente sono i seguenti.

  • Dipendenti pubblici: 9-13; 15-18;
  • Dipendenti privati: 10-12; 17-19

Tali orari di reperibilità sono validi sempre, sin dal primo giorno di malattia e anche durante i giorni festivi e i weekend (qui un nostro articolo sull’ argomento). Durante tali orari il lavoratore assente per malattia dovrà farsi trovare obbligatoriamente al proprio domicilio, indicato sul certificato. Esistono possibilità di esonero in base alle disposizioni del decreto Madia.

Orario medico giorni festivi: quando può arrivare.

Visita fiscale Inps: altre informazioni utili

Si ricorda che in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale, l’ Inps non può intervenire. Non sono dunque previste visite fiscali Inps perché tali questioni sono di competenza dell’ Inail. Ma questa è la sola eccezione.

In caso di assenza durante la visita fiscale Inps, il lavoratore sarà invitato a presentarsi presso gli ambulatori della Struttura territoriale Inps di competenza in una data specifica. L’istituto rende noto che se in quella data si è già ripresa l’attività lavorativa, non si sarà tenuti a sottoporsi alla visita, ma al contempo si dovrà comunicare l’ informazione alla Struttura. Inoltre, se si è lavoratore privato, bisognerà presentare “idoneo giustificativo per l’assenza alla visita di controllo domiciliare”. Altrimenti si incorrerà nelle sanzioni previste dalla legge, e anche disciplinari indotte dal datore di lavoro.

L’indirizzo di reperibilità può essere cambiato, ma bisognerà seguire alcune istruzioni precise, che differiscono da dipendente pubblico a privato.

  • Lavoratore privato: bisogna avvertire preventivamente la Struttura territoriale di competenza, tramite il sito dell’Inps. Inoltre bisognerà avvisare il datore di lavoro e attenersi alle disposizioni contenute nel contratto di riferimento.
  • Lavoratore pubblico: bisognerà avvertire subito il datore di lavoro; quest’ultimo informerà l’Inps tramite gli appositi canali.

Per consultare il documento integrale contenente gli aggiornamenti a luglio 2018, selezionate il seguente pdf scaricabile e stampabile.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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