Visita fiscale Inps: orario medico, ecco quante probabilità ci sono

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:00 Autore: Daniele Sforza

In merito alla visita fiscale Inps ci si chiede quanto questa sia frequente e se c’è stata un’inversione di rotta dall’introduzione del Polo Unico.

Visita fiscale Inps: orario medico, quante probabilità ci sono
Visita fiscale Inps: orario medico, ecco quante probabilità ci sono

Orario medico visita fiscale, le probabilità


Per quanto riguarda la visita fiscale Inps ci si chiede spesso quanto questa sia frequente dall’introduzione del Polo Unico, ovvero dal 1° settembre 2017. Per rispondere a questa domanda, non possiamo che non far fronte ai dati e in particolare alle statistiche diffuse dall’Inps relative al 1° trimestre 2018. Prima dell’introduzione del Polo Unico, invero, le visite fiscali risultavano piuttosto basse. Nel 2015, infatti, era stato quantificato al 5% il numero delle visite fiscali: praticamente a venire sottoposto al controllo medico era 1 dipendente malato su 20. Con il Polo Unico le cose sono un po’ cambiate, sia sotto l’aspetto dei certificati, sia sotto quello delle visite fiscali.

Visita fiscale Inps: quante probabilità?

Secondo i dati Inps relativi ai primi 3 mesi del 2018, il numero dei certificati registrati rispetto al primo trimestre 2017 è leggermente aumentato, soprattutto nel settore privato (12,4%). Allo stesso tempo il numero delle visite fiscali è pressoché uguale tra settore pubblico e privato; più precisamente si parla di 101 mila visite fiscali nel settore pubblico e di 123 mila visite nel settore privato. Resta però da considerare il numero inferiore di certificati medici presentati nel totale, visto che si parlava di 1,9 milioni rispetto a 4,7 milioni. Nel documento riassuntivo del Polo si nota come il numero delle visite fiscali effettuate sia differente tra settore pubblico e settore privato. Nel primo si sono registrate 53 visite fiscali ogni 1000 certificati, mentre nel settore privato le visite fiscali sono state 26.

Stando a tali numeri, le visite fiscali Inps risultano ancora piuttosto basse, ma ci sono da considerare anche altri aspetti che nel complesso non possono certo far abbassare la guardia. Innanzitutto la guerra ai furbetti, con particolare concentrazione sugli assenteisti strategici. In seguito bisogna anche raffrontare il numero dei medici Inps effettivamente disponibili con il numero dei certificati inviati, il che presuppone un problema di disponibilità. Infine occorre valutare anche la messa a regime di un sistema, di cui si aspettano dati più recenti per effettuare valutazioni più concrete nell’ultimo periodo.

Orario pubblici e privati: il documento ufficiale.

Visita fiscale Inps: chiarimenti e notizie utili

Va ricordato comunque che la visita fiscale Inps resta un adempimento a cui sottoporsi nelle previste fasce di reperibilità, differenti per dipendenti pubblici e privati. Se per i primi le fasce orarie vanno dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, per i secondi si parte dalle 10 alle 12 di mattina e si conclude dalle 17 alle 19 di pomeriggio.

La visita fiscale può arrivare sin dal primo giorno di malattia; non conosce pause (ovvero può arrivare anche nei festivi e nei weekend); infine può essere ripetuta nel corso della malattia più volte, anche nella stessa giornata. Maggiori saranno state le assenze strategiche del soggetto, di più ci si aspetterà un focus particolare sullo stesso, per valutare la veridicità effettiva della malattia dichiarata.

Infine il lavoratore non può sapere chi ha mandato la visita fiscale, se il datore di lavoro o se è stata l’Inps stessa. L’unico modo per conoscere il “mittente” è avere accesso al servizio web “Richieste visite mediche di controllo”, ma tale servizio è consultabile solo dai datori di lavoro o dai consulenti del lavoro delegati dall’azienda. Attraverso il servizio sarà possibile anche consultare lo stato delle richieste inviate e il responso degli accertamenti.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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