Aumento pensione minima 2019: come funziona l’incremento

Pubblicato il 9 Aprile 2019 alle 06:08 Autore: Daniele Sforza

Ultime notizie sull’aumento della pensione minima previsto per il 2019. Ecco come funzionerebbe l’incremento e a chi sarebbe riservato.

Aumento pensione minima 2019: come funziona
Aumento pensione minima 2019: come funziona l’incremento

Incremento pensione minima 2019, ecco come dovrebbe funzionare


 

L’aumento della pensione minima è una misura prevista per il 2019 molto attesa da chi attende con ansia un incremento del proprio assegno. Non è ancora entrata in vigore, ma resta comunque tra le priorità del pacchetto pensioni e reddito di cittadinanza da includere nella prossima Manovra. Attualmente la pensione minima ammonta a 507 euro, importo incrementato rispetto all’anno precedente. L’assegno sociale corrisponde invece a un importo di 453 euro. Secondo le intenzioni del governo, la minima dovrebbe subire un incremento fisso a 780 euro. Ciò significa che se un pensionato oggi prende 500 euro, riceverà un incremento di 280 euro per arrivare alla soglia minima prestabilita.

Aumento pensione minima 2019: quando arriva?

La deputata M5S Francesca Anna Ruggiero ha recentemente affermato quanto segue. “Entro la fine dell’anno saranno approvate la Legge di Bilancio e l’abolizione delle pensioni d’oro, con la revisione del metodo retributivo”. Inoltre, “dai soldi che avanzeranno andremo ad aumentare le pensioni minime”. La misura dovrebbe quindi trovare spazio per il prossimo anno e fare felici molti pensionati che attualmente percepiscono un assegno così basso da impedirgli di mantenere un tenore di vita dignitoso.

Aumento pensione minima 2019: le coperture

Per quanto riguarda le coperture economiche, queste ultime dovrebbero essere garantite in parte dal Fondo Sociale Europeo; verrà dunque applicato il provvedimento A8-0292/2017 approvato dal Parlamento Europeo. In questo si “sottolinea l’importanza di finanziamenti pubblici adeguati a favore dei regimi di reddito minimo”. E si “invita la Commissione a monitorare specificamente l’utilizzo del 20% della dotazione complessiva dell’FSE destinato alla lotta contro la povertà e l’esclusione sociale; nonché a esaminare le possibilità di finanziamento per aiutare ciascuno Stato membro a istituire un regime di reddito minimo, ove inesistente; o a migliore il funzionamento e l’efficacia dei sistemi esistenti. E, se necessario, prendere in considerazione l’istituzione di un Fondo europeo adeguato, su base temporanea, che funga da strumento della politica di coesione e della solidarietà europea”.

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Aumento pensione minima 2019: come funziona

Come abbiamo scritto sopra, l’aumento della pensione minima prevede l’innalzamento degli importi minimo, oggi fissati a poco più di 500 euro. Il “regime di reddito minimo” di cui parla anche il provvedimento europeo ammonterà così a 780 euro. Il che significa che chi percepisce già un assegno superiore a quella cifra non sarà coinvolto dagli incrementi. Chi invece percepisce importi inferiori riceverà l’aumento. In questo modo, se un soggetto prende 600 euro, gli spetteranno 180 euro in più per arrivare al limite minimo di 780 euro. Stando alle prime stime, sarebbero circa 4 milioni e mezzo i pensionati direttamente interessati da questa misura. Per sapere se quest’ultima sarà approvata ed entrerà in vigore nel 2019, bisognerà però aspettare ancora informazioni e aggiornamenti ufficiali a riguardo.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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