Reddito di cittadinanza 2019 da gennaio per 5 milioni di persone. Le cifre

Pubblicato il 30 Ottobre 2018 alle 06:33 Autore: Giuseppe Spadaro
Reddito di cittadinanza 2019 da gennaio per 5 milioni di persone. Le cifre

Reddito di cittadinanza 2019 da gennaio per 5 milioni di persone. Le cifre

Cifre e numero beneficiari reddito di cittadinanza 2019


Quali sono i punti principali che il Governo intende affrontare nella prossima manovra? La risposta è certa: flat tax, reddito di cittadinanza 2019, superamento legge Fornero. Anche se non è detto che ci riuscirà. La prima è una misura fiscale a cui la Lega tiene molto. Infatti è stato il cavallo di battaglia del partito di Matteo Salvini in campagna elettorale. Il reddito di cittadinanza è invece il punto su cui più ha puntato prima e dopo il voto il Movimento 5 Stelle. Infine sul superamento della riforma Fornero sembra esserci piena convergenza tra le due forze politiche al governo.

Reddito di cittadinanza 2019, Di Maio ‘Priorità 5 milioni di poveri’

A rimarcare la necessità di inserire il reddito di cittadinanza 2019 tra le riforme da attuare il prima possibile è il ministro del lavoro e vicepremier Luigi Di Maio. Non lascia spazi a dubbi il capo politico dei 5 Stelle ‘L’obiettivo rimane quello di portare a casa quelle tre riforme per riuscire nel 2019 a metterle in funzione’. La ‘priorità sono i cinque milioni di poveri che si vogliono aiutare con il reddito di cittadinanza’.

Si parla sempre di 780 euro al mese. Mentre con 5 milioni si indica la cifra di persone che in Italia vive sotto la soglia di povertà.

Reddito di cittadinanza 2019, Di Maio-Salvini e i conti pubblici

C’è comunque da tenere in considerazione il tema dei conti pubblici ed il rispetto dei parametri europei. Infatti se da un lato Di Maio e Salvini spingono per l’approvazione delle riforme annunciate in campagna elettorale devono confrontarsi col ministro dell’Economia Tria. Proprio quest’ultimo ha nelle ultime settimane rilasciato dichiarazioni con l’obiettivo di rasserenare i mercati internazionali.

Il ministro del lavoro e dello sviluppo economico Di Maio tuttavia rilancia: ‘il risanamento dei conti pubblici è un obiettivo del Governo; ma un obiettivo secondario rispetto al benessere dei cittadini’. Secondo l’opinione del vicepremier pentastellato: ‘non si può pensare di governare seguendo le agenzie di rating’.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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