Decreto concretezza 2018: assunzioni e impronte digitali, cosa cambia

Pubblicato il 14 Settembre 2018 alle 14:38 Autore: Camilla Ferrandi
decreto concretezza

Decreto concretezza 2018: assunzioni e impronte digitali, cosa cambia

Ieri il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, ha approvato, in esame preliminare, il ddl “concretezza”. Un disegno di legge per la riforma della Pubblica amministrazione che, si legge sul comunicato stampa del CdM; “introduce interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo”.

Come più volte detto nelle settimane precedenti, il testo ha l’obiettivo di “individuare soluzioni per garantire l’efficienza della pubblica amministrazione, il miglioramento dell’organizzazione amministrativa e l’incremento della qualità dei servizi forniti”.

Decreto concretezza 2018: assunzioni e impronte digitali, cosa cambia

Il ddl “nasce dall’esigenza di una effettiva semplificazione delle procedure della Pubblica Amministrazione nell’epoca della trasformazione digitale” commenta il Ministro Bongiorno. L’appellativo ‘concretezza’ è “perché non vuole essere l’ennesima riforma epocale – continua il ministro – ma vuole permettere alla pubblica amministrazione di ricominciare a correre”.

Per iniziare, il governo metterà a disposizione delle amministrazioni più in difficoltà sotto il profilo degli adempimenti amministrativi il “Nucleo della concretezza”. Questo organo, costituito da 53 esperti, in collaborazione con l’Ispettorato della funzione pubblica, svolgerà sopralluoghi proponendo misure correttive e indicando i tempi di realizzazione.

La mancata attuazione delle misure correttive proposte, si legge nel ddl, “determina responsabilità dirigenziale e disciplinare dei dirigenti e l’iscrizione dell’amministrazione in un’apposita black list”. Non sono, per il momento, specificate le conseguenze di questo tipo di sanzione.

Il disegno di legge Bongiorno reca con sé anche potenziali soluzioni al problema dell’assenteismo nel pubblico impiego. Il secondo dei sei articoli del ddl introduce la contestata “identificazione biometrica e di videosorveglianza per rilevare presenze e il rispetto dell’orario di lavoro”. La norma ha già suscitato le proteste dei sindacati. “Non si tratta di una norma punitiva” si giustifica la Bongiorno. Il suo unico obiettivo è quello di “isolare i furbetti” e di “valorizzare la maggioranza che lavora sul serio”.

Decreto concretezza 2018: le novità più importanti

Come anticipato nelle settimane scorse, il ddl si occupa anche delle assunzioni nella Pubblica amministrazione. Ed è in “un’ottica di incremento dell’efficienza”, dice la Bongiorno, che si prevedono assunzioni di personale a tempo indeterminato da parte delle amministrazioni pubbliche per una spesa pari al 100 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente. “C’è la necessità di abbreviare i tempi per sostituire le risorse” spiega il ministro. “Anziché aspettare la conclusione dei complicati meccanismi previsti per le assunzioni, prima si procederà, e poi le verifiche verranno fatte a valle” conclude.

Il ddl indica alcune figure professionali da assumere in via prioritaria: tecnici competenti in materia di digitalizzazione, razionalizzazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi, qualità dei servizi pubblici e gestione dei fondi strutturali. Figure di cui, solitamente, le amministrazioni pubbliche sono carenti. Anche in questo caso, però, bisogna attendere per  vedere come la norma verrà attuata. Il testo, infatti, non specifica se ci saranno concorsi appositi, o se sarà favorito chi possiede queste competenze tra i precari da stabilizzare.

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L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
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