Paypal modifica le condizioni d’uso, cosa cambia da settembre 2018

Pubblicato il 24 Settembre 2018 alle 00:45 Autore: Daniele Sforza
PayPal modifica condizioni d'uso: cosa cambia a settembre 2018

Paypal modifica le condizioni d’uso, cosa cambia da settembre 2018.

Cosa cambia per Paypal da settembre 2018


PayPal ha pubblicato un comunicato nel quale informa i suoi clienti delle modifiche relative ad alcune condizioni d’uso. I cambiamenti entreranno in vigore a settembre e dicembre 2018. Si tratta di modifiche unilaterali; pertanto se l’utente non sarà disponibile ad accettare le modifiche avrà la possibilità di chiudere il proprio conto immediatamente e senza costi aggiuntivi. La società invita dunque gli utenti a consultare gli accordi legali attualmente in vigore e a leggere con attenzione l’avviso pubblicato.

PayPal, condizioni d’uso: cos’è cambiato a settembre 2018

Le modifiche che adesso andremo a elencare sono entrate in vigore lo scorso 11 settembre 2018. Le condizioni d’uso che hanno subito le modifiche possono essere riassunte nella seguente tabella. Nella colonna sinistra la sezione che ha subito i cambiamenti; nella seconda l’oggetto della modifica.

Sezione Modifiche
4.6 – Transazioni rifiutate La modifica chiarisce ulteriormente come PayPal restituirà eventuali pagamenti rimborsati o rifiutati all’utente.
8.2 – Conversione di valuta Chiarimenti ulteriori su cosa accade quando la transazione comporta una conversione di valuta.
A3.1 – Conversione di valuta Le modifiche seguono quelle della sez. 8.2.

Modifiche PayPal: transazioni rifiutate

Alla sezione 4.6 è scritto quanto segue. “Quando l’utente invia moneta elettronica, sebbene questa sia disponibile per il destinatario, il destinatario non è tenuto ad accettarla. L’utente riconosce che non riterrà PayPal responsabile di qualsiasi danno derivante dalla decisione del destinatario di non accettare un pagamento effettuato tramite il Servizio”. Quindi PayPal accrediterà “rapidamente” eventuali pagamenti rimborsati o rifiutati sul saldo o sul metodo di pagamento iniziale dell’utente. Inoltre “in alcuni casi, Paypal potrebbe decidere di non effettuare l’addebito sul metodo di pagamento iniziale dell’utente”. Infine, accrediterà le eventuali somme non riscosse sul saldo dell’utente entro 30 giorni dalla data di avvio del pagamento.

Modifiche PayPal: conversione di valuta

Più corpose le modifiche relative alla Conversione di valuta. Qui si informa che se la transazione causa una conversione di valuta da parte di PayPal, questa avverrà in base al tasso di cambio definito per la valuta stessa. “Il tasso di cambio per le transazioni viene adeguato periodicamente e include una tariffa di conversione valuta applicata e trattenuta da PayPal su un tasso di cambio base per ricavare il tasso applicabile alla conversione”. Il tasso base è ricavato dai tassi ufficiali vigenti sui mercati valutari; oppure, qualora sia richiesto dalla legge, “in base al tasso di cambio stabilito dal governo di riferimento”. Lo strumento Convertitore di Valuta consentirà di visualizzare quali tassi di cambio per le transazioni sono applicate per determinate conversioni di valuta quando si utilizza lo strumento.

Se PayPal dovesse offrire una conversione di valuta quando si conclude una vendita, l’utente potrà visualizzare il tasso di cambio applicato alla transazione prima di fornire l’autorizzazione al pagamento. Fornendo quest’ultima, l’accettazione dell’utente riguarderà la conversione di valuta in base al tasso di cambio della transazione.

Qualora il metodo di pagamento dovesse essere una carta di credito o di debito e implicasse una conversione di valuta da parte di PayPal, l’utente autorizza PayPal a convertire la valuta al posto della società che emette la carta. Infine, “in base al proprio Paese di residenza e al tipo di metodo di pagamento utilizzato l’utente può rifiutare la conversione di valuta offerta da PayPal prima di completare l’operazione”.

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PayPal modifica le condizioni d’uso: cosa cambia da dicembre 2018

Le modifiche riguardano la sezione 3.1, relativa al Collegamento del metodo di pagamento. Qui si legge che in caso di modifica PayPal potrebbe aggiornare dati come quelli del numero della carta o della data di scadenza “in base alle istruzioni fornite dall’istituto bancario o della società emittente della carta e da terzi. L’utente che non vuole che PayPal modifica i suoi dati relativi al metodo di pagamento, può contattare l’istituto bancario per comunicare questa richiesta.

Alla sezione 8.2 (Conversione di valuta) è aggiunto che PayPal non sarà responsabile dell’utilizzo di altre opzioni di conversione valuta da parte dell’utente; prima che questi completi l’operazione prima del pagamento rifiutando la conversione di valuta offerta da PayPal.

Relativamente all’invio di un pagamento associato a transazioni personali nazionali, questo sarà a tariffa gratuita, in caso non sia prevista conversione di valuta. Lo stesso avverrà per il l’invio di un pagamento associato a una transazione personale internazionale nel SEE in euro o corone svedesi. Per quanto riguarda l’invio di un pagamento associato a una transazione personale internazionale in USA, Canada, Europa Settentrionale, Europa I ed Europa II la tariffa corrisponderà a 1,99 euro. Per tutti gli altri Paesi la tariffa sarà di 3,99 euro. Infine la tariffa fissa per le ONLUS per la ricezione di pagamenti in real brasiliani subirà un incremento di 0,20 real brasiliani.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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