Sondaggi politici Ipsos: chiusura domenicale, no degli italiani
Sondaggi politici Ipsos: chiusura domenicale, no degli italiani
La consueta rilevazione del fine settimana condotta da Ipsos per il Corriere della Sera si concentra su un tema di stretta attualità. Infatti, l’istituto di Nando Pagnoncelli ha voluto approfondire l’opinione degli italiani sulla proposta del governo di reintrodurre la chiusura dei negozi la domenica e nei giorni festivi. Dunque, secondo il sondaggio, più della maggioranza degli italiani è contraria all’ipotesi. La pensa così il 56% del paese; all’interno di quest’ultima percentuale è possibile distinguere un 26% di “poco” convinti e un 20% di “per nulla” favorevoli. D’altro canto, solo il 16% si dichiara del tutto d’accordo mentre il 23% dice di essere “abbastanza” a favore.
Sondaggi politici Ipsos: contrari anche i cattolici
In questo caso, “le opinioni sembrano più influenzate dalle abitudini che dalle appartenenze; fatto inedito per questo governo” scrive Pagnoncelli sul CorSera; d’altronde, precisa l’ad di Ipsos, “chi nelle ultime quattro settimane la domenica si è recato più di una volta a fare la spesa per il 97% dissente e anche tra i più saltuari il 70% è contrario”.
Inoltre, guardando all’elettorato dei vari partiti, “gli unici a favore del provvedimento sono i pentastellati (60%), mentre i leghisti sono divisi (50% contrari, 47% favorevoli), nonostante la proposta di legge porti la firma dell’esponente del partito di Salvini, Barbara Saltamartini. Escludendo la Lega, tra gli elettori di centrodestra prevale nettamente il disaccordo (79%), come pure tra quelli di centrosinistra (80%)”:
Detto ciò, interessante la risposta data dai cattolici; visto che tra gli argomenti a sostegno della proposta c’è anche quello religioso. Scrive sempre Pagnoncelli: “tra i fedeli che partecipano alla messa domenicale con frequenza settimanale o più di rado, la maggioranza assoluta si dichiara contraria alla chiusura festiva degli esercizi commerciali”; mostrandosi “piuttosto indifferente rispetto ad alcune dichiarazioni e prese di posizione in ambito ecclesiale”.
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