Buoni fruttiferi di Poste Italiane in prescrizione: modulo in pdf per diffida

Pubblicato il 9 Aprile 2019 alle 06:03 Autore: Daniele Sforza

Quando i buoni fruttiferi di Poste Italiane cadono in prescrizione è possibile chiederne il rimborso? E qual è il modulo da inviare per eventuali diffide?

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Buoni fruttiferi di Poste Italiane in prescrizione: modulo in pdf per diffida

Prescrizione buoni fruttiferi postali: come compilare il modulo per la diffida


Quando cadono in prescrizione i buoni fruttiferi di Poste Italiane? E quando è possibile chiederne il rimborso? Con riferimento alle guide informative della Cassa Depositi e Prestiti si rende noto che i buoni fruttiferi cartacei cadono in prescrizione dopo 10 anni dalla scadenza del titolo. Quando il titolo cade in prescrizione, viene meno il diritto al rimborso del capitale investito, così come quello relativo gli interessi maturati. Un’altra precisazione va fatta sui depositi dormienti. Infatti “l’importo dovuto ai beneficiari dei BFP cartacei emessi dopo il 14 aprile 2001, trascorsi 10 anni dalla data di scadenza, è versato al Fondo istituito presso il MEF”. Questo significa che una volta avvenuto questo versamento, il rimborso non sarà più possibile. Per quanto riguarda i buoni fruttiferi postali dematerializzati, il rimborso avviene alla scadenza di questi ultimi.

Buoni fruttiferi di Poste Italiane in prescrizione: rimborso possibile?

Significativo il caso di una consumatrice che si è rivolta all’Aduc segnalando il suo caso. La signora in questione ha infatti affermato di essersi recata alle Poste Italiane per ottenere il rimborso di un buono fruttifero a termine emesso nel 1995. La signora si è recata alle Poste solo quando è venuta a conoscenza dell’esistenza di questo buono. Tuttavia, essendo caduto in prescrizione il 15 febbraio 2016, le è stato riferito che il buono non era più rimborsabile. “Come può Poste Italiane inviare tante comunicazioni pubblicitarie e nessuna comunicazione in merito alla scadenza dei Buoni fruttiferi?” Questa è stata la domanda della contribuente.

La risposta di Aduc non si è fatta attendere. I buoni di cui parla la signora sono quelli della serie AD emessa fino al 31 ottobre 1995. La durata di questi titoli era di 11 anni, a cui bisognava aggiungere i 10 anni, ovvero il periodo massimo dopo il quale avviene la prescrizione. “In passato i pagamenti avvenivano anche dopo che fosse decorso il relativo termine”, ha spiegato Aduc.

“Ma con la trasformazione della Cassa Depositi e Prestiti in società per azioni, i buoni fruttiferi postali emessi fino al 13 aprile 2001 sono stati trasferiti al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ed equiparati a tutti gli effetti ai titoli del debito pubblico e pertanto disciplinati dalle medesime norme”. Tra queste norme si annoverano quelle relative alla prescrizione. “I diritti dei titolari dei buoni si prescrivono dopo dieci anni dalla loro scadenza e non sono previste eccezioni. Non sono previsti avvisi di scadenza, infine”.

Bfp prescritti: come sbloccare il pagamento.

Buoni fruttiferi di Poste Italiane prescritti: modulo pdf diffida

Come scritto in un precedente articolo, è possibile richiedere il rimborso dei buoni fruttiferi postali prescritti solo in un caso. È stata sempre Aduc a informare sui fatti. Tale opportunità riguarda i buoni della serie da AA1 ad AA5 emessi dal 28 dicembre 2000 con una sola scadenza, invece di 2. Sui buoni sul cui retro non è stato apposto il timbro con i relativi aggiornamenti delle condizioni si può agire per la richiesta del rimborso.

Altre serie che hanno generato polemiche sono quelle P e O emesse prima del 1986. E per le quali spesso Poste Italiane è stata accusata di non aver rimborsato gli interessi dovuti. A tal proposito lasciamo di seguito il link al pdf scaricabile e stampabile del modello di diffida nei confronti di Poste ai fini di ottenere il rimborso legittimamente spettante.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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