Decreto sicurezza e immigrazione 2018 in punti, ecco cosa cambia

Pubblicato il 24 Settembre 2018 alle 16:23 Autore: Daniele Sforza
Decreto sicurezza e immigrazione 2018 in punti

Decreto sicurezza e immigrazione 2018 in punti, ecco cosa cambia.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il Decreto Sicurezza. L’annuncio è stato dato sui social dal vicepremier Matteo Salvini. Molti i temi toccati e diverse le novità e i cambiamenti in tema sicurezza e immigrazione. Sulla sua pagina Facebook, il ministro dell’Interno ha commentato con soddisfazione il traguardo raggiunto. “DecretoSalvini Sicurezza e Immigrazione. Alle 12,38 il Consiglio dei Ministri approva all’unanimità! Sono felice. Un passo in avanti per rendere l’Italia più sicura. Per combattere con più forza mafiosi e scafisti; ridurre i costi di un’immigrazione esagerata; espellere più velocemente delinquenti e finti profughi; togliere la cittadinanza ai terroristi; per dare più poteri alle Forze dell’Ordine. Dalle parole ai fatti, io vado avanti!”. Ma cosa contiene il tanto atteso decreto Sicurezza? Andiamo a elencare i punti chiave più importanti.

Decreto sicurezza 2018: i punti chiave sull’immigrazione

Cominciamo dal tema dell’immigrazione, uno dei più sentiti da Salvini e dal suo partito. Già stamattina il ministro dell’Interno aveva solleticato i “mal di pancia” di chi con questo decreto non riuscirà più a fare soldi con l’immigrazione clandestina. Ma quali sono le principali novità in merito?

  • Cittadinanza: si parla di revoca della cittadinanza, ma si rischia di cadere nell’incostituzionalità, come precisa Il Post. Tuttavia la misura consiste nella revoca della cittadinanza a chi commette reati, non per forza gravi. Per la concessione della cittadinanza spiccano i requisiti da possedere, come un reddito minimo, assenza di condanne e regolarità negli adempimenti fiscali.
  • Protezione umanitaria. Uno degli articoli del testo relativo all’immigrazione si intitola nel seguente modo: “Abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e disciplina di casi speciali di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario”. Tra le motivazioni sono state eliminate “per richiesta di asilo” e “per motivi umanitari”, mentre è stato manutenuto solo “per protezione sussidiaria”. Chi possiede un permesso di soggiorno “per motivi umanitari” lo perderà in via immediata nel caso in cui faccia ritorno al suo Paese. La protezione umanitaria resterà solo nel caso in cui siano presenti cause civili, mediche o calamità naturali nel proprio Paese per il soggetto; ma si trasformerà in un permesso di soggiorno speciale della durata di 1 anno.
  • Asilo politico. Se è stata fatta domanda di asilo politico ma nel frattempo si causano reati, la domanda di asilo politico viene revocata e la conseguenza diretta sarà l’espulsione immediata.
  • Espulsioni: viene vietato l’ingresso dello straniero nel Paese se espulso da altri Paesi Schengen. Inoltre, nei Centri per il rimpatrio, la durata del trattenimento degli stranieri in attesa di espulsione viene raddoppiata: 60 (anziché 30), prorogabile di altri 30 giorni (anziché 15).
  • SPRAR ridimensionato. Il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati resterà solo ed esclusivamente per i soggetti titolari di protezione internazionale e per i minori non accompagnati.

La mappa regionale delle immigrazioni in Europa.

Decreto sicurezza 2018: i temi chiave sulla Sicurezza

Mentre il capitolo sull’immigrazione consta di 17 articoli, quello sulla sicurezza ne conta 38. Il vicepremier Salvini ha affermato che con il calo dell’immigrazione clandestina potrà ricavare un risparmio tale da garantire l’incremento di unità nelle forze dell’ordine. Andiamo a vedere gli aspetti principali sul tema sicurezza.

  • Terrorismo: per prevenire attacchi terroristici ed evitare il propagarsi delle modalità recenti di attacco alla folla, saranno introdotte nuove procedure per il noleggio di veicoli commerciali; in particolare tir e furgoni.
  • Daspo: il decreto Minniti del 2017 a riguardo è stato arricchito con alcune aggiunte che di fatto estendono la possibilità di Daspo in altre zone urbane della cità, come i mercati. Nella lista dei soggetti passibili di Daspo anche quelli su cui grave il sospetto di terrorista internazionale.
  • Occupazioni abusive. Inasprimento delle pene per chi occupa abusivamente edifici o terreni (fino a 4 anni). Previsto anche l’utilizzo di intercettazioni telefoniche durante le indagini.
  • Forze dell’ordine e polizia locale. Previsto un pagamento di indennità accessorie per le forze di polizia. Esteso l’utilizzo di taser per le polizie municipale anche nei Comuni con oltre 100 mila abitanti. Inoltre la polizia locale potrà accedere anche alle banche dati delle forze dell’ordine.

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER

PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
Tutti gli articoli di Daniele Sforza →