Indennità di accompagnamento Inps 2018: visita medica, cosa controllano

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:22 Autore: Daniele Sforza

In merito alla indennità di accompagnamento, ci si chiede in cosa consiste la visita medica e cosa viene controllato. Ecco le info utili dell’Inps.

Indennità di accompagnamento
Indennità di accompagnamento Inps 2018: visita medica, cosa controllano

Requisiti indennità di accompagnamento: come funziona la visita medica


È utile redigere una breve ma completa guida orientativa sulla indennità di accompagnamento, l’erogazione economica con cui l’Inps beneficia i soggetti aventi i requisiti. Tale indennità rientra nella più grande procedura di riconoscimento dell’invalidità civile. Che, come ormai ben saprete, può essere più o meno ingente; ma la cui percentuale riserva dei benefici, non per forza di natura economica.

Indennità di accompagnamento 2018: visita medica e requisiti

Non è un caso che questo processo di riconoscimento di invalidità civile si componga di 2 fasi. Da un lato la fase sanitaria, ovvero la visita medica; dall’altro la fase amministrativa, più burocratica. La seconda è conseguente alla prima e riguarda strettamente un controllo dei requisiti nonché l’associazione del beneficio allo stato di invalidità riconosciuto. La prima riguarda invece l’accertamento del grado di invalidità civile. Va infatti considerato che l’Inps eroga le prestazioni economiche solamente a quei soggetti il cui livello di invalidità sia compreso dal 74% al 100%.

Indennità di accompagnamento Inps 2018: a chi spetta

L’indennità di accompagnamento Inps è proprio una di queste prestazioni, erogata esclusivamente agli invalidi al 100%; soggetti che hanno bisogno di accompagnatore per la deambulazione e per lo svolgimento delle pratiche attività della vita quotidiana. Altri requisiti riguardano la cittadinanza italiana (o l’iscrizione all’anagrafe del Comune di residenza per gli stranieri comunitari; o il permesso di soggiorno da almeno 1 anno per quelli extracomunitari); nonché la residenza italiana, ovviamente.

Indennità di accompagnamento 2018: importi, quanto spetta

Così come già funziona per altri trattamenti di questo tipo, anche per l’indennità di accompagnamento gli importi variano ogni anno in base alla rivalutazione di rito. Un’ apposita circolare dell’ Inps specificherà regolarmente tali importi.

Per quanto riguarda il 2018, l’importo mensile dell’assegno di accompagnamento equivale a 516,35 euro al mese; vale a dire 6.196,20 euro all’anno. Va infatti precisato che tale assegno viene erogato per 12 mensilità e dunque nel trattamento non è compresa la tredicesima. Tale importo viene erogato dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda. E non andrà inserito nel 730, né nell’Isee, in quanto trattasi di prestazione assistenziale e non costituente pertanto reddito.

Pensione di invalidità civile Inps: a chi non spetta l’ assegno.

Indennità di accompagnamento 2018: visita medica e domanda

Come abbiamo scritto sopra, per ottenere l’indennità di accompagnamento bisogna seguire una procedura che consta di 2 fasi. La prima è quella sanitaria e consiste nella visita medica. Il soggetto che pensa di aver diritto a tale beneficio dovrà quindi recarsi dal medico di base, che rilascerà il certificato medico introduttivo e lo inoltrerà all’Inps. Il soggetto farà dunque domanda all’Inps per via telematica, autonomamente o tramite Caf o Patronato. Di conseguenza sarà esaminato da apposita commissione medica che valuterà la situazione specifica. La commissione redigerà un verbale contenente la percentuale di invalidità rilevata. Se questa è al 100% e viene dimostrata la sua incapacità di deambulare senza accompatore, il soggetto potrà quindi ricevere la pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento.

Per quanto riguarda la documentazione da presentare al momento della visita medica, il soggetto dovrà portare con sé il protocollo del certificato medico inviato all’Inps dal medico di base, con in allegato una fotocopia firmata dal medico stesso. A questo si aggiunge un documento d’identità comprensivo di copia, la tessera sanitaria e il codice fiscale; nonché la documentazione sanitaria in originale e in copia che attesti tutte le patologie relative all’incapacità di deambulare e di svolgere regolarmente le normali attività quotidiane.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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