Conto corrente: truffa IBAN ritoccato, come rubano milioni di euro

Pubblicato il 25 Ottobre 2018 alle 06:31 Autore: Guglielmo Sano
Conto corrente

Conto corrente: truffa IBAN ritoccato, come rubano milioni di euro

Truffe Iban conto corrente, come avviene la frode


Conto corrente: non il solito phishing.

Una truffa online sui conti correnti davvero pericolosa. Ne dà notizia la stampa specializzata: nei primi mesi del 2018, solo in Italia avrebbe già fruttato ai malfattori un milione di euro. Innanzitutto, la sua pericolosità è insita nel fatto che il metodo utilizzato non è il solito phishing. Quest’ultimo consiste nell’inviare delle mail che imitano quelle inviate da banche, poste e altri servizi che richiedono l’inserimento dei propri dati bancari. A quel punto basta aspettare che uno sprovveduto ci caschi. D’altra parte, in molti ormai sanno difendersi in modo adeguato dal phishing. Inoltre esistono dei software creati per evitare questo genere di truffa.

Conto corrente: la truffa Bec (Business email compromise)

In cosa consiste, invece, la truffa denominata “Bec“, cioè “Business email compromise“? In pratica, i pirati informatici riescono a intercettare le comunicazioni telematiche delle aziende, bloccando la spedizione delle fatture. Dunque, queste ultime vengono modificate sostituendo l’Iban del creditore reale con un altro Iban: quello, appunto, del truffatore. Non è difficile che in alcuni settori commerciali, in quello dell’edilizia ad esempio, gli importi siano molto sostanziosi. In sostanza, il meccanismo è molto difficile da scoprire se non dopo la verifica dell’Iban inserito per il pagamento. Come difendersi allora? Visto che non si tratta di una palese contraffazione, è possibile soltanto consigliare, quando possibile, di mantenere una comunicazione diretta con il creditore. Insomma, prudenza.

In generale, la prudenza servirà in ogni caso per evitare di cadere nella trappola delle truffe online. Allora, mai fidarsi delle mail in cui viene richiesto di seguire un link e poi inserire i propri dati bancari. Neanche se in esse si comunica il blocco del proprio conto corrente. Bene anche controllare spesso il proprio estratto conto, così da monitorare i propri trasferimenti di denaro.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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