Pensione anticipata con 30 anni di contributi, le alternative a Quota 100

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:22 Autore: Guglielmo Sano

Pensione anticipata: capita di ritrovarsi, ad oltre 60 anni, con meno di 30 anni di contributi. Cosa fare in una situazione del genere?

Pensione anticipata
Pensione anticipata con 30 anni di contributi, le alternative a Quota 100

Oltre Quota 100: come uscire prima con 30 anni di contributi


Pensione anticipata con 30 anni di contributi, le alternative a Quota 100

Alternative a Quota 100 per la pensione anticipata

Quota 100 potrebbe essere introdotta già l’ anno prossimo. Per andare in pensione con il superamento della Legge Fornero – sarebbe questa l’ ipotesi allo studio del governo – serviranno 38 anni di contributi. Tuttavia, la vita lavorativa è andata sempre più frammentandosi negli ultimi decenni. Questo anche per coloro che hanno cominciato a lavorare molto presto. Insomma, capita di ritrovarsi, ad oltre 60 anni, con meno di 30 anni di contributi. Come andare in pensione trovandosi in una situazione del genere?

Pensione anticipata: le alternative

Per esempio, un lavoratore over 60 con 30 o meno anni di contributi non può usufruire della pensione anticipata. Si tratta della pensione istituita con la Legge Fornero in sostituzione della pensione di vecchiaia. Infatti, a prescindere dall’ età, sono necessari 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 e 10 mesi di contributi per le donne. Non è possibile utilizzare neanche l’ Opzione Donna. Quest’ ultima prevede la possibilità di andare in pensione al raggiungimento di 57 e 7 mesi di età in caso di lavoratrici dipendenti e 58 e 7 mesi per le lavoratrici autonome con 35 anni di contributi.

Pensione anticipata contributiva e altri casi

Ecco che, per poter andare in pensione, coloro che hanno meno di 30 anni di contributi hanno ben poche possibilità; una di queste potrebbe consistere nella pensione anticipata contributiva. Diversi i requisiti da soddisfare. Innanzitutto, bisogna aver raggiunto i 63 anni e 7 mesi d’ età. Poi, per quanto riguarda i contributi, è necessario avere maturato minimo 20 anni; non più di 18 anni devono essere stati maturati alla data del 31 dicembre 1995. Inoltre, è necessario aver versato almeno 5 anni di contributi dal 1996 in poi. Da segnalare anche che è necessario avere almeno un accredito contributivo presso una Gestione Separata.

Detto ciò, non servono più di 20 anni di contributi per andare in pensione di vecchiaia anticipata; a parte i dipendenti pubblici, chi ha un’ invalidità all’80%, 60 anni e 7 mesi se uomini o 55 anni e 7 mesi per le donne, può usufruirne. Infine, 20 anni di contributi bastano per andare in pensione per chi ha raggiunto i 66 anni e 7 mesi d’ età (nel settore pubblico).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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