Governo ultime notizie: Tria e Di Maio, il governo giallo-verde punta la Cina

Pubblicato il 12 Ottobre 2018 alle 06:57 Autore: Michele Mastandrea
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Governo ultime notizie: Tria e Di Maio, il governo giallo-verde punta la Cina.

Italia verso la Cina: il programma di Di Maio e Tria


Da anni gli esecutivi alternatisi a Palazzo Chigi affermano essere una priorità l’approfondimento dei rapporti con la Cina. Il governo giallo-verde non sembra fare eccezione; nelle scorse settimane diversi suoi esponenti hanno effettuato viaggi nella Repubblica Popolare Cinese; molteplici gli obiettivi. La strategia del governo vive molto delle indicazioni di Michele Geraci; il Sottosegretario allo Sviluppo Economico, oltre che docente di Finanza in vari atenei cinesi, è insomma il promotore del forte impegno dell’esecutivo nel cogliere le opportunità offerte da Pechino.

Governo ultime notizie: i viaggio di Tria e Di Maio

Il primo a volare nel paese è stato il Ministro dell’Economia Giovanni Tria a fine agosto. Tria ha espresso la volontà di sviluppare ulteriormente i legami economici bilaterali, interessati da un volume commerciale di 42 miliardi di euro nel solo 2017. Nell’occasione il Ministro ha smentito però che l’Italia fosse interessata a promuovere l’acquisto dei suoi titoli di stato ad investitori cinesi nell’ottica di sostenere la solvibilità del proprio debito sovrano.

È stato poi il turno del titolare del MISE; Luigi Di Maio nella sua visita a Chengdu di inizio settembre si è focalizzato sul come cogliere le opportunità offerte dalla Belt and Road Initiative, il maxi-piano di investimenti in infrastrutture promosso da Pechino. Divenire hub nelle rotte commerciali che portano le merci cinesi verso l’Italia, quindi in tutta Europa, è per Di Maio un’occasione di sviluppo importante per il paese.

Governo ultime notizie: cosa guadagna l’Italia e cosa rischia

I progetti di connettività tra Italia e Cina hanno visto di recente molte novità; a partire dall’apertura della linea ferroviaria di trasporto merci tra Mortara e Chengdu. Per l’Italia il commercio con la Cina è un nodo ambivalente; infatti, aumentare l’interscambio può significare una grossa opportunità per tante aziende italiane votate all’export, soprattutto in settori come lusso ed enogastronomia; tuttavia, potrebbe esporne a maggiore concorrenza.

Significative anche le discussioni sull’ambito del turismo; l’aumento dei collegamenti aerei diretti tra i due paesi e della promozione delle rispettive eccellenze in campo culturale è stato discusso dalla delegazione che ha accompagnato Di Maio; i tecnici del MISE sono consapevoli del ruolo che avrà la classe media cinese nel sostenere la crescita del turismo globale nei prossimi decenni.

Governo ultime notizie: le indicazioni di Geraci

Per comprendere la direzione del governo è utile sottolineare alcune dichiarazioni dello stesso Geraci; Quest’ultimo ha definito la cooperazione italo-cinese strategica anche rispetto alla gestione dei flussi migratori dall’Africa. Questa potrebbe essere affrontata, secondo Geraci, prendendo esempio dai modelli cinesi di controllo delle migrazioni interne e di investimenti all’estero.

Una posizione forte; anche considerato il dibattito critico in corso sui modelli lodati da Geraci. Lo sradicamento dei migranti dalle aree rurali verso i centri manifatturieri, così come la contemporanea politica di bassi salari, sono stati il lato oscuro del successo economico cinese degli ultimi quarant’anni. Inoltre, gli investimenti esteri cinesi, per Geraci aiuterebbero a ridurre la povertà nei paesi riceventi e a diminuire l’emigrazione da questi, di recente sono stati interessati da una revisione da parte di numerosi governi neoeletti (Pakistan; Malesia; Maldive). Questo sia a causa degli alti tassi di interesse dei prestiti concessi; sia per gli effettivi benefici che porterebbero alle popolazioni interessate.

Michele Mastandrea

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L'autore: Michele Mastandrea

Nato nel 1988, vive a Bologna. Laureato in Relazioni Internazionali all'università felsinea, su Termometro Politico scrive di politica estera ed economia.
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