Pensioni ultime notizie: Quota 41 con Quota 100 e stop dopo 62 anni

Pubblicato il 25 Gennaio 2019 alle 06:22 Autore: Daniele Sforza

Sul fronte pensioni ultime notizie riguardano l’addio a Quota 41 in favore di Quota 100 secca. Chi andrà in pensione non potrà continuare a lavorare.

Pensioni ultime notizie: Quota 41 con 100 stop 62
Pensioni ultime notizie: Quota 41 con Quota 100 e stop dopo 62 anni

Quota 41 o 100, stop dopo 62 anni


Sulle pensioni ultime notizie riportano l’addio – forse solo temporaneo – a Quota 41. Gli sforzi del governo sono tutti concentrati su Quota 100, con limite anagrafico (62 anni) e contributivo (38). Quest’ultimo tetto sarà fisso, pertanto chi avrà 63 anni sarà chiamato sempre a dimostrare i 38 anni di contributi, salendo così a Quota 101. Un altro aspetto importante di Quota 100 sarà il divieto di continuare a lavorare per chi va in pensione. Sostanzialmente il cumulo tra pensione e reddito da lavoro non sarà più disponibile. Ma andiamo a scoprire le ultime notizie sulle pensioni e le prossime mosse del governo.

Pensioni ultime notizie: Quota 41 no, Quota 100 sì

Muoversi anche in direzioni dei precoci e dei lavoratori con 41 anni di contributi nel 2019 sarebbe troppo costoso. Lo ha sottolineato il sottosegretario al ministero del Lavoro, Claudio Durigon, in un’intervista al Sole 24 Ore. Il leghista ha quindi affermato che per il 2019 ci sarà solo “Quota 100 secca”. Non sono previsti movimenti in direzione di Quota 41, che per il momento sarà accantonata. Infatti costerebbe troppo focalizzarsi su entrambe le misure – Quota 41 e Quota 100 – con quest’ultima già definita.
Il superamento della riforma Fornero inizierà così con Quota 100 secca, una misura che coinvolgerà circa 400 mila persone che aspettano di andare in pensione. Le risorse a disposizione non sono molte e Quota 100 rappresenterà l’unica via d’uscita non solo per soddisfare le attese dei pensionandi; ma anche per “garantire il ricambio generazionale a lungo atteso”. Come riporta il quotidiano economico, “abbassare a 41 anni il requisito dell’anticipo farebbe salire a 12 miliardi circa la maggiore spesa pensionistica già a partire dal primo anno. Un livello incompatibile con i saldi di indebitamento maggiorato previsti nella Nota di Aggiornamento al Def appena trasmessa alle Camere”.

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Pensioni ultime notizie: Quota 100 ok, ma senza lavorare

La misura strategica per realizzare l’obiettivo di un assunzione di un giovane ogni 2 pensionamenti si tradurrà nel divieto di lavorare per chi esce con Quota 100. Come ormai è ben noto, Quota 100 partirà nel 2019 senza penalizzazioni sull’assegno. Gli unici limiti saranno anagrafici (la base è 62 anni) e contributivi (38 fissi). Tra le ultime notizie rimbalzate sui media viene riportata quella che vieterebbe a chi esce con Quota 100 di proseguire a svolgere attività professionali da autonomo o da dipendente. Pertanto sarebbe vietato il cumulo tra la pensione e i redditi da lavoro, in vigore dal 2009.
Ovviamente al momento non è ancora noto come funzionerà il meccanismo nel dettaglio. Infatti non è ancora chiaro se il divieto sarà totale oppure se entrerà in vigore un meccanismo di penalizzazione sul reddito da lavoro. Come scrive Il messaggero, “fino alla metà della retribuzione dell’attività lavorativa svolta dal pensionato, potrebbe tornare all’Inps o al Fisco”.  L’obiettivo è evitare che le aziende pensionino i propri dipendenti, salvo poi riassumerli a costi ridotti. E di conseguenza favorire quel ricambio generazionale nel mercato del lavoro, che è tra gli elementi strettamente correlati a Quota 100 e alla controriforma Fornero, come è anche esplicitato nella Nota di Aggiornamento del Def.
Di contro, non dovrebbe esserci nessun divieto di cumulo per chi raggiunge i requisiti per la pensione di vecchiaia e per la pensione anticipata. Tra gli obiettivi del governo spicca anche il blocco dell’aumento dell’età pensionabile, ma su questo fronte si attendono aggiornamenti.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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