Pensione sociale Inps e invalidità: aumento assegno, i redditi da calcolare

Pubblicato il 10 Aprile 2019 alle 06:33 Autore: Daniele Sforza

Assegno di invalidità convertito in pensione sociale: cosa cambia nel calcolo con la pensione di cittadinanza e l’aumento dell’assegno?

Pensione anticipata
Pensione sociale Inps e invalidità: aumento assegno, i redditi da calcolare

Calcolo reddito pensione sociale o di invalidità Inps


L’aumento dell’assegno relativo alla pensione sociale Inps e l’innalzamento delle minime diventerà realtà nel 2019, con la pensione di cittadinanza. L’incremento potrebbe essere sostanzioso per molti pensionati, che dalle attuali poche centinaia di euro arriveranno a percepire 780 euro mensili. È su questa cifra che è stata fissata la soglia di povertà dell’Istat. Cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, il sunto su cui si poggia la pensione di cittadinanza è lo stesso del reddito: permettere a chi vive in difficoltà di non vivere al di sotto della soglia di povertà. Nodo risorse a parte, sulla quale è da registrare una recente lite tra M5S e Lega, cominciano già a emergere diverse questioni sul tema dell’aumento assegno.

Pensione sociale Inps, invalidità e minime: cosa cambia nel 2019

La Nota di aggiornamento del Def diffusa nei giorni scorsi ha creato e continua a suscitare un ampio dibattito. Rispettate le chiavi principali che ancorano le due forze politiche al governo, i punti primari emersi dal testo sono da un lato la lotta all’evasione fiscale tramite una riappacificazione con il fisco stesso, con la mini flat tax che andrà ad aiutare le partite Iva; dall’altra il reddito e la pensione di cittadinanza, simboleggianti una lotta contro la povertà e le condizioni di disagio, stando alle frequenti dichiarazioni del leader pentastellato, Luigi Di Maio.
L’obiettivo è 780 euro mensili, evitando ai cittadini in condizione di povertà di scendere sotto quella soglia. Ed è così che già dal 1° gennaio 2019 potrebbe risultare possibile subire gli effetti positivi dell’incremento previsto, con l’aumento degli assegni sociali e delle pensioni minime. L’intervento agirebbe in una semplice direzione matematica. L’assegno sociale è 453 euro? A questi dovranno aggiungersi 327 euro per arrivare al massimo di 780 euro. La pensione sociale è di 373 euro? Si dovranno aggiungere 407 euro per arrivare al totale previsto. Soldi che verserà lo Stato stesso, come nel caso dell’aumento delle pensioni minime, con il versamento della differenza tra quanto percepito e la cifra necessaria per arrivare a 780.
La platea di beneficiari risulta piuttosto ampia, con un numero stimato di circa 4 milioni e mezzo. Naturalmente il costo per attuare questo intervento risulta piuttosto importante ed è proprio su questo aspetto che si focalizza l’attenzione degli economisti.

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Pensione sociale e reversibilità: quando spetta la maggiorazione

A tal proposito ci è pervenuta una legittima domanda in redazione. “Buongiorno, vi seguo sempre in tutto, ma in particolare sul tema pensione. Io ho una reversibilità e la conversione dell’invalidità in pensione sociale per un importo di 380 euro. In totale supero i 780 euro. La mia domanda: ho una riduzione di circa 80 euro sull’importo della pensione sociale. Se questa da 460 verrà portata a 780 mi spetterà la maggiorazione?”
Negli esempi di calcolo che abbiamo riportato sopra, non sono stati contati ovviamente i requisiti reddituali personali o coniugali. Ovviamente, se il cumulo delle pensioni (reversibilità e sociale) supera l’importo di 780 euro, non si avrà diritto ad alcuna maggiorazione. Se invece il totale risulta inferiore a 780, allora si avrà diritto alla maggiorazione della pensione sociale. Va infatti precisato che permarranno i requisiti reddituali della persona o del nucleo familiare. Parametro fondamentale che determina la variabilità dell’importo dell’assegno. La pensione di reversibilità continuerà dunque a influire sull’importo della pensione sociale, andando a modificare quei requisiti di reddito essenziali per determinare l’esistenza e l’importo dell’assegno. Bisogna comunque attendere la Legge di Bilancio, dove la pensione di cittadinanza confluirà, per comprendere al meglio il meccanismo nel suo complesso.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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