Reddito di cittadinanza con prima casa di proprietà: importo e requisiti

Pubblicato il 14 Novembre 2018 alle 07:27 Autore: Daniele Sforza
Reddito di cittadinanza con casa di prima proprietà

Reddito di cittadinanza con prima casa di proprietà: importo e requisiti

Requisiti reddito di cittadinanza: ecco importo e durata


Reddito di cittadinanza e casa di proprietà sono compatibili? A fugare i dubbi delle ultime ore ci ha pensato lo stesso fautore della misura, il vicepremier Luigi Di Maio. Ai microfoni di Rtl il leader pentastellato ha spigato che chi possiede una casa di proprietà avrà comunque diritto al “reddito di cittadinanza”, ma con importo ridotto. “Dai 780 euro ti viene stornato il cosiddetto affitto imputato”, ha spiegato. In breve questo significa che dal massimo di 780 euro si scenderà “a circa 400 euro”. Restano tuttavia ancora dei dubbi sulla prima casa, se questa sarà calcolata tra i requisiti e influirà dunque sull’importo e sull’erogazione del reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza: requisiti e importo

Come ormai è ben noto, il reddito di cittadinanza non è un vero e proprio reddito di cittadinanza. Si tratta di una misura di sostegno al reddito per persone che si trovano in una situazione di difficoltà economica. L’importo massimo è di 780 euro, ovvero il limite sotto il quale, secondo l’Istat, si entra nella soglia di povertà. La pensione di cittadinanza rientra negli stessi canoni, con l’aumento delle minime a quel tetto massimo. Insomma, se al mese si ricevono 350 euro, si riceverà un incremento massimo di 430 euro.

Allo stesso modo, se si svolge un lavoro part-time e si arrivasse, ad esempio, a 600 euro, allora il reddito di cittadinanza consentirebbe di raggiungere i 780 euro con l’erogazione da parte dello Stato dei residui 180 euro. Naturalmente per ottenere il reddito di cittadinanza sarà necessario possedere dei requisiti che attestino la complicata situazione economica.

In particolare bisognerà trovarsi in stato di disoccupazione o non aver mai lavorato oppure percepire una retribuzione o pensione inferiore alla soglia dei 780 euro al mese.  Per avere diritto al beneficio, potrebbe essere richiesta la presentazione della dichiarazione Isee per la valutazione del patrimonio posseduto. Da qui i dubbi sulla casa di proprietà e, ancora non risolti, sulla prima casa.

Reddito di cittadinanza e (prima) casa di proprietà: le ultime

Come abbiamo scritto all’inizio Luigi Di Maio ha chiarito che chi possiede una casa di proprietà non sarà escluso dall’elenco dei beneficiari del reddito di cittadinanza. Ma l’importo di quest’ultimo sarà ridotto. Infatti il reddito di cittadinanza, che avrà comunque una durata limitata, serve a sostenere le spese relative ai beni di prima necessità. Tra questi spicca anche il pagamento dell’affitto. Non avendo questa spesa il proprietario di una casa, avrà diritto comunque al reddito, ma decurtato.

Non ci sono ancora notizie ufficiali riguardanti la valenza della prima casa sul reddito di cittadinanza; così come il peso del patrimonio sull’elenco dei requisiti per ottenere il beneficio. Sotto questo aspetto si attendono aggiornamenti più ufficiali.

Come funziona su Bancomat e cosa si può acquistare

Reddito di cittadinanza: quanto dura e come utilizzare i soldi

Per utilizzare il denaro erogato dallo Stato si dovrà obbligatoriamente utilizzare l’apposita carta. In breve, il denaro non sarà liquidato in contanti, ma verrà accreditato su una sorta di Bancomat, che si potrà utilizzare per acquistare i beni essenziali. Ci saranno controlli serrati sulle modalità di spesa, in quanto i “furbi” potrebbero essere puniti anche con la reclusione.

Relativamente alla durata, per la pensione di cittadinanza potrebbe essere illimitata. Per il reddito di cittadinanza, come già detto, sarà invece limitata. E il periodo di erogazione dovrà essere affiancato da un percorso formativo e professionale finalizzato al reinserimento nella sfera occupazionale. Insomma, chi pensa di ricevere soldi standosene sul divano, dovrà cambiare mentalità.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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