Bollo auto 2018 per Km0: pagamento ed esenzione, come funziona

Pubblicato il 9 Aprile 2019 alle 06:02 Autore: Daniele Sforza

A chi spetta il pagamento del bollo auto per le auto a km0? Quando si è esenti? Andiamo a spiegare come funziona, elencando un po’ di informazioni utili.

Bollo auto km0 chi paga
Bollo auto 2018 per Km0: pagamento ed esenzione, come funziona

Esenzione bollo auto Km0: quando non si paga


Chi è tenuto a pagare il bollo auto sui veicoli a km0? La questione può risultare controversa, ma in realtà è molto semplice rispondere. È sufficiente prendere in esame la tempistica di acquisto. I veicoli a km0 sono infatti già immatricolati dai concessionari. Dalla prima immatricolazione scatta l’obbligo del pagamento del bollo, che è riservato ai concessionari solo nel caso in cui la vendita all’acquirente non sia fatta in tempi rapidi. Andiamo a fare un po’ di chiarezza.

Bollo auto: cosa sono i veicoli a Km0

Ma cosa sono i veicoli a Km0? Si tratta di autovetture di proprietà del concessionario che presentano pochissimi chilometri percorsi, generalmente meno di un centinaio. Sono differenti dunque dalle auto usate, per le quali si applicano altre regole.

Esenzione pagamento per 3 anni: come si ottiene

Bollo auto 2018 per Km0: chi paga ed entro quando

La questione, dicevamo, è semplice. Il pagamento del bollo auto va effettuato dopo la prima immatricolazione. Se quest’ultima si verifica entro i primi 20 giorni del mese, il bollo andrà pagato entro la fine del mese stesso. Se invece l’immatricolazione si fa entro gli ultimi 10 giorni del mese, il bollo auto pagato entro la fine del mese seguente.

Facendo un esempio concreto, qualora venga immatricolato un veicolo il 12 marzo, il bollo auto andrà pagato entro il 31 marzo. Se invece l’immatricolazione avviene il 28 marzo, il termine del pagamento del bollo auto scadrà il 30 aprile, ovvero alla fine del mese successivo.

Ciò significa che se il concessionario non vende l’auto prima di questi termini, il pagamento del primo bollo auto km0 spetta a lui. Se invece la vendita avviene prima della scadenza dei termini, spetterà all’acquirente pagare l’imposta. Tornando all’esempio di prima, se il veicolo viene immatricolato il 21 marzo e la vendita con relativo passaggio di proprietà avviene il 2 aprile, spetterà all’acquirente pagare il primo bollo. In caso di vendita, ad esempio, il 15 maggio, la tassa di proprietà dovrà essere già stata pagata dal concessionario, vista la scadenza dei termini.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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