Personale Ata 2018: permessi lavoro, nessuna decurtazione in busta paga

Pubblicato il 8 Novembre 2018 alle 06:31 Autore: Guglielmo Sano
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Personale Ata 2018: permessi lavoro, nessuna decurtazione in busta paga

Busta paga e permessi lavoro, decurtazione si evita


Importanti novità sui permessi per il Personale Ata insieme al nuovo contratto nazionale. Un cambiamento su tutti: i 3 giorni di permesso previsti dalla precedente versione del CCNL trasformati in 18 ore all’anno. Ora, come in ogni caso di modifica ai regolamenti, bisogna affrontare un periodo di assestamento; insomma, un periodo di transizione in cui si pongono vari dubbi. Innanzitutto, sembra che alle scuole sia toccato affrontare quelli relativi ai permessi per malattia.

Personale Ata: i dubbi sui permessi per malattia

In pratica, il contratto ha subito degli aggiornamenti anche per quanto riguarda i permessi necessari all’espletamento di visite, esami diagnostici e terapie. Infatti, anche per queste sono messe a disposizione del lavoratore ausiliario della scuola 18 ore di permesso retribuito. D’altra parte, queste sono utilizzabili ad ore o a giorni, prescrive il nuovo contratto, ma non a frazioni d’ora.

Dunque, seguendo le linee guida esposte nel contratto, questi permessi sono assimilabili alle assenze per malattia. In tal senso è facile capire che è prevista la stessa retribuzione prevista per, appunto, le assenze per malattia. Quindi, questo tipo di permessi non sono soggetti alla decurtazione del trattamento accessorio che la legge prevede per le assenze per malattia fino a 10 giorni soltanto nel caso in cui, però, questi 10 giorni sono fruiti ad ore.

Da qui è possibile partire per fornire i necessari chiarimenti sulla modifica della normativa attinente ai permessi per malattia. Una cosa su tutte: l’assenza su base giornaliera è da sottoporre alla stessa decurtazione applicata all’assenza per malattia fino a 10 giorni. Per essere ancora più chiari: se si fruisce dell’assenza su base oraria non si subisce alcuna decurtazione; invece, se l’assenza viene fruita su base giornaliera comporta la decurtazione. Quest’ultima scatta anche se il permesso viene richiesto ad ore ma il numero delle ore richieste copre l’intera giornata.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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