Elezioni regionali Trentino Alto Adige 2018: risultati e affluenza in diretta

Pubblicato il 22 Ottobre 2018 alle 07:06 Autore: Guglielmo Sano
elezioni regionali trentino

Elezioni regionali Trentino Alto Adige 2018: risultati e affluenza in diretta

Affluenza elezioni regionali Trentino Alto Adige 2018


+++ Aggiornamento 22 ottobre +++

16.10 Praticamente terminato lo spoglio (manca una sezione). Maurizio Fugatti, ormai ex sottosegretario alla Salute del governo giallo-verde,  è il nuovo presidente della Provincia di Trento; solo terzo Rossi, governatore uscente, che correva da solo con gli autonomisti di Patt dopo la scelta di non ricandidarlo da parte del centrosinistra che arriva secondo e perde un’altra “roccaforte”, l’ultima al Nord.

14.00 Poco da aggiungere quando lo spoglio è giunto a 474 sezioni su 529. La Provincia di Trento passa dal centrosinistra al centrodestra. Il neo presidente Fugatti – avendo superato il 40% – potrà contare su su 21 consiglieri su 35.

12.50 Spoglio giunto a 362 sezioni su 529

12.00 Questa a situazione in Provincia di Trento quando lo spoglio è ormai giunto a metà

11.15 Arrivano nella notte i risultati definitivi dalla Provincia di Bolzano, a Trento spoglio ancora in corso (172 sezioni su 529); in testa oltre il 40% c’è il centrodestra con Fugatti.


00.25 Questa la situazione con il 62% delle schede scrutinate. Si riduce il boom della Lega mentre il SVP torna ad avvicinarsi a quota 40%, ricomincia la ricorsa del team Köllensperger

00.00 Interessante parallelismo tra il risultato che sta maturando per il SVP e quello raccolto dalla CSU alle scorse elezioni bavaresi: per entrambe le “corazzate” – nei rispettivi territori – perdita di circa 10 punti di percentuale.

23.50 In pratica, scomparso il partito independentista di destra – gemello della FPÖ austriaco – Die Freiheitlichen; nel 2013, seconda forza altoatesina con il 17%, oggi pare non riuscirà ad andare molto oltre il 5%. La campagna sul doppio passaporto italo-austriaco per gli altotesini potrebbe aver giocato un ruolo importante in questa netta sconfitta.

23.45 Questa la situazione con il 41% delle schede scrutinate (voti di lista)


23.40 Anche se ancora mancano i risultati definitivi è già possibile sbilanciarsi sul futuro politico della Provincia di Bolzano. Con questo exploit, il Carroccio diventa – in modo ufficiale – l’interlocutore privilegiato del SVP in ottica governo. Infatti, nonostante le posizioni critiche sull’Europa, l’attuale presidente della Provincia Arno Kompatscher, solo la settimana scorsa ribadiva come il partito  ritenesse gli uomini di Salvini più affidabili degli ex pentastellati di Köllensperger. Detto ciò, in virtù del buon risultato che si sta delineando, il SVP dovrà rivolgersi proprio a quest’ultimo se non trovasse l’accordo con la Lega.

23.25 Da segnalare il risultato della città di Bolzano dove la Lega è primo partito intorno al 30% davanti al SVP che si ferma al 14%; terzo il Pd al 12% circa (un punto in meno rispetto al 2013). In caso di conferma di tali dati, si concretizzerebbe per gli autonomisti sudtirolesi il risultato peggiore della loro storia; 5 anni fa, sfiorò il 46%: un risultato che non mancò di creare delusione. Per Salvini, invece, si tratterebbe di un trionfo visto che il risultato sarebbe 7 volte superiore a quello raccolto nella scorsa tornata (quando correva nel centrodestra unito).

 23.10 Scrutinio giunto al 29%

23.05 Il Movimento 5 Stelle in questo momento è al 3,5%, nel 2013 non superò il 3,9%. I pentastellati indeboliti dalla scelta di Paul Köllensperger di correre da solo vengono penalizzati in Alto Adige anche dalla concorrenza dei Verdi (ora al 6,9%; nel 2013, arrivarono all’8,6%).

23.00 Il Pd in questo momento è fermo poco sopra il 6%; alla scorsa tornata era giunto terzo con l’11,3%. Una percentuale che gli aveva permesso di eleggere due consiglieri che consentirono al SVP di avere i numeri per governare. Oggi, i Dem non sembrano in grado di avvicinarsi al risultato del 2013; dunque, è difficile che riescano a rimanere al governo con il SVP.

22.50 Scrutinio oltre il 20%; SVP al 35,3%, Lega al 17%, Team Kollensperger al 13,1%.

22.45 Con il 18% delle sezioni scrutinate (voti di lista), SVP al 36,9%, dietro sale la Lega al 15,7%; scavalcato il team Köllensperger ora al 13,6%.

22.25 Salvini in campagna elettorale ha puntato forte sull’Alto Adige. Il SVP si riconfermerà primo partito; tuttavia, per governare avrà bisogno di una stampella. Ruolo ricoperto dal Pd nella scorsa legislatura. D’altra parte, il Pd ha poche chance di fornire il numero, per quanto esiguo, di consiglieri necessari a formare una maggioranza. Per questo motivo il SVP in queste settimane ha condotto colloqui più o meno informali con gli esponenti del Carroccio che corre da solo; cioè, senza gli alleati di centrodestra. Per il partito di Salvini “sostituire” i Dem accanto agli autonomisti sudtirolesi sarebbe come vincere; innanzitutto, poiché controllerebbero il consiglio provinciale, poi avrebbero “conquistato”, in pratica, tutto il Nord-Est. Per il SVP, è chiaro, l’alleanza con un partito al governo a Roma fa più gola di quella con una forza tutto tranne che in buona salute.

22.10 Con poco più del 10% di schede scrutinate, in testa c’è, come da tradizione, il Südtiroler Volks Partei (SVP) con il 39,6%. Subito dietro la lista dell’ex consigliere M5S Paul Köllensperger (15,4%). Exploit della Lega, ora, al 13,4%. Carroccio davanti anche agli autonomisti Die Freiheitlichen che al momento raccolgono il 6,3% (alla scorsa tornata arrivarono secondi – dietro il SVP – con il 17,3%).

L’affluenza in Trentino è arrivata al 64,85% (dato in aggiornamento); 5 anni fa è stata del 62,82%.  Calo dell’affluenza alle provinciali alto atesine del 2018; la percentuale si è fermata al 73,9% quando nel 2013 era giunta al 77,7%. Dato invariato rispetto alla precedente tornata a Bolzano (64,6%); gli elettori hanno disertato le urne, soprattutto, nelle valli di lingua tedesca (penalizzando il SVP probabilmente).


Domenica 21 ottobre appuntamento con le elezioni regionali in Trentino Alto-Adige. Si tratta di elezioni regionali un po’ particolari; infatti, gli elettori sono chiamati a eleggere i consigli provinciali di Trento e di Bolzano. Composti da 35 consiglieri ciascuno andranno poi a formare il parlamentino regionale. A questo poi toccherà eleggere il Presidente della Regione; per la prima metà della legislatura, in tutto dura 5 anni, verrà scelto tra i consiglieri di lingua italiana, per la seconda metà tra quelli di lingua tedesca.

Tra l’altro, le due province hanno due sistemi elettorali diversi. Il presidente della Provincia di Trento viene eletto in modo diretto. Ogni elettore può indicare sulla scheda il partito o la coalizione che sostiene il candidato presidente e tre nomi di consiglieri. Il candidato presidente più votato può contare su una quota di 18 consiglieri su 35; d’altra parte, se arriva al 40% potrà contare su 21 consiglieri su 35. Nella Provincia di Bolzano, invece, vige un sistema proporzionale “puro” che, quindi, non contempla alleanza pre-voto. Tocca poi alle forze politiche, una volta assegnati i seggi, formare la maggioranza a sostegno di un presidente condiviso.

Elezioni regionali Trentino Alto Adige: orari di apertura e chiusura dei seggi

Diversi anche gli orari dei seggi e dello spoglio tra le due province. In Alto-Adige seggi aperti dalle 7 alle 21, lo spoglio comincerà subito dopo la chiusura delle urne. In Trentino, seggi aperti dalle 6 alle 22, lo spoglio comincerà la mattina di lunedì 22 ottobre.

All’ultima tornata, nel 2013, in Trentino vinse Ugo Rossi del Pd con il 58,12% dei voti; i dem, però, hanno scelto di non ricandidare Rossi che correrà comunque con il Partito Autonomista Trentino Tirolese (Patt). In Alto Adige si impose il Südtiroler Volks Partei con il 45,7% dei voti; non avendo la maggioranza necessaria a governare da solo, il partito autonomista sancì l’alleanza col Pd a sostegno dell’attuale Presidente Arno Kompastcher.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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