Canone Rai 2018 e trasferimento: disdetta o rimborso, come fare

Pubblicato il 10 Aprile 2019 alle 06:05 Autore: Daniele Sforza

Il canone Rai si paga in bolletta elettrica, ma cosa succede in caso di trasferimento o voltura dell’energia elettrica? Ecco come fare.

Canone Rai: trasferimento disdetta rimborso
Canone Rai 2018 e trasferimento: disdetta o rimborso, come fare

Trasferimento o disdetta con canone rai 2018, come agire


Canone Rai 2018 e trasferimento: disdetta o rimborso, come fare

Rimborso canone Rai o disdetta, come si fanno

L’introduzione del canone Rai in bolletta elettrica ha avuto come finalità principale quella di contrastare l’evasione di tale imposta e di automatizzare il pagamento, con l’addebito diretto nella bolletta dell’energia elettrica. Tuttavia ha anche causato alcuni interrogativi legittimi, come ad esempio quello che andremo ad affrontare in questo articolo. Ovvero, cosa succede se un soggetto si trasferisce da un’abitazione a un’altra? E nell’eventualità si faccia una voltura della energia elettrica? Andiamo a fare un po’ di chiarezza sull’argomento, prendendo come riferimento anche le FAQ dell’Agenzia delle Entrate.

Canone Rai 2018: trasferimento o voltura, si deve pagare?

L’Agenzia delle Entrate è molto chiara sul tipo di utenza elettrica coinvolta nel pagamento del canone. Il canone Rai, infatti, è esclusivamente addebitato sull’utenza di tipo residenziale. Invece, qualora si attivi una nuova utenza elettrica, il canone sarà addebitato a partire dal mese di attivazione della fornitura. Tuttavia, qualora non si possegga una tv, si può evitare l’addebito del canone compilando il Quadro A della dichiarazione sostitutiva e inviarlo entro il mese seguente a quello in cui la fornitura è stata attivata.

In caso si disattivi una utenza elettrica residente nel corso dell’anno senza avere in programma l’attivazione di una nuova utenza, le restanti rate del canone non saranno addebitate a conguaglio. La somma, infatti, dovrà essere corrisposta dal contribuente tramite pagamento con modello F24. Se invece si attiva una nuova utenza elettrica, sulla bolletta relativa a quest’ultima saranno addebitate le rate di canone maturate a meno che non sia stata inviata la dichiarazione di non detenzione dell’apparecchio televisivo.

Riepilogando, chi non ha la tv non è tenuto a pagare il canone Rai, ma dovrà chiederne l’esenzione compilando l’apposita dichiarazione sostitutiva.

Canone Rai: soggetti esenti

Com’è noto l’esenzione dal pagamento del canone Rai è riservata ad alcune categorie di soggetti.

  • Over 75 con reddito non superiore a 8.000 euro;
  • Agenti diplomatici;
  • Funzionari e impiegati consolari; funzionari di organismi internazionali esenti;
  • Militari con cittadinanza italiana e personale civile Nato non italiano e non residente in Italia.

Quanto sopra riportato compare nelle motivazioni che comportano l’esenzione dal canone Rai sull’apposito modulo. Come si può constatare, manca dunque l’opzione di trasferimento, voltura o mancato possesso dell’apparecchio tv. Per queste ultime ragioni sarà necessario presentare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione compilando l’apposito modello al Quadro A.

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Rimborso canone Rai: la procedura

Come funziona la richiesta di rimborso del canone Rai? Come spiega l’Agenzia delle Entrate, è possibile richiedere il rimborso compilando l’apposito modulo solo ed esclusivamente “nel caso in cui il canone sia stato pagato indebitamente a seguito di addebito nella fattura per la fornitura di energia elettrica”. La richiesta dovrà essere inoltrata tramite applicazione web oppure può essere inviata per posta raccomandata, con in allegato una copia del proprio documento d’identità, al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate – Ufficio di Torino, 1 – S.A.T. Sportello Abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino.

Rimborso pagamento anni passati: modulo per domanda

Nella richiesta bisognerà inserire anche la motivazione per la quale si richiede il rimborso. Questa può asserire all’esenzione prevista di diritto per possesso dei requisiti sopra riportati. Oppure al doppio pagamento per errore. Qualora ci sia un’altra motivazione, sarà possibile compilare l’apposito spazio riassumendo la ragione dell’istanza (codice 6).

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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