Conto corrente e carte Intesa Sanpaolo: cambio Iban a novembre

Pubblicato il 26 Febbraio 2019 alle 06:01 Autore: Guglielmo Sano

La fusione tra Banco di Napoli e Intesa San Paolo diventerà definitiva a partire dal prossimo 26 novembre; quali saranno le conseguenze sul conto corrente?

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Conto corrente e carte Intesa Sanpaolo: cambio Iban a novembre

Cambio Iban Intesa Sanpaolo, chi deve farlo


La fusione tra Banco di Napoli e Intesa San Paolo diventerà definitiva a partire dal prossimo 26 novembre; quali saranno le conseguenze per i circa 2 milioni di correntisti dell’ istituto di credito partenopeo?

Conto corrente: cambia l’ Iban?

Non cambierà niente o quasi per i correntisti del Banco di Napoli; infatti, la fusione non comporterà alcuna modifica a livello di condizioni contrattuali. Anche i servizi rimarranno gli stessi – senza costi o aumenti – e si potrà contare ancora sulle 620 filiali sparse per tutto il meridione.
Detto ciò, cambiando il codice ABI – cioè il codice che identifica la banca a cui appartiene il conto corrente – cambierà anche l’ Iban del proprio conto. Tuttavia, dal Banco di Napoli si assicura che addebiti e accrediti avverranno in automatico sul nuovo conto per un altro anno, per essere precisi, fino al 25 novembre 2019. Stessa cosa per quanto riguarda affidamenti e mutui si sono premurati di sottolineare sempre dall’ istituto.

Conto corrente: comunicazione a Inps e NoiPa

Anche se si può stare tranquilli rispetto all’ operazione, è bene segnalare che, con il cambio del codice Iban, molti correntisti avranno comunque la necessità di comunicare le nuove coordinate bancarie all’ Inps o, in caso di dipendenti pubblici, all’ amministrazione di cui si è dipendenti.
D’ altra parte, non si tratta di una procedura complicata. I pensionati dovranno inoltrare esclusivamente attraverso il portale online dell’ ente previdenziale il modulo Ap03 compilato in ogni sua parte. Invece, chi percepisce l’ indennità di disoccupazione (Naspi) o altre prestazioni Inps dovrà inoltrare – tramite PEC o mail semplice oppure recandosi allo sportello competente per territorio – il modulo Sr163 compilato in ogni sua parte e allegando copia di un documento di identità in corso di validità. Per quanto riguarda i dipendenti pubblici poi, basterà accedere alla piattaforma NoiPa inserendo le proprie credenziali, quindi, modificare i dati dalla sezione “ modalità di riscossione”.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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