Età pensionabile 2019 e cristallizzazione requisiti pensione, ecco per chi

Pubblicato il 10 Aprile 2019 alle 06:00 Autore: Daniele Sforza

Una volta raggiunta l’età pensionabile e quindi i i requisiti per la pensione, quel diritto al pensionamento si cristallizza. Ma cosa significa esattamente?

Età pensionabile 2019 cristallizzazione
Età pensionabile 2019 e cristallizzazione requisiti pensione, ecco per chi

Cristallizzazione età pensionabile 2019, chi ne ha diritto


Quando si raggiunge l’età pensionabile e si maturano i requisiti per andare in pensione, questi si cristallizzano. Ciò significa semplicemente che se nel 2018 si raggiungono i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia sarà possibile sfruttare questo diritto anche successivamente. Per fare l’esempio di quest’anno, nell’ipotesi in cui nel 2019 ci sia l’aumento dei requisiti dell’età pensionabile in base all’aspettativa di vita, il soggetto che ha maturato i requisiti nel 2018 non sarà toccato da tali modifiche. Semplicemente perché nel 2018 ha raggiunto tali requisiti secondo la normativa allora vigente. Per questo motivo tale meccanismo è definito cristallizzazione.

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Età pensionabile e cristallizzazione: come funziona

Alla luce di quanto sopra riportato, se sono raggiunti i requisiti per la pensione a novembre 2018, la persona può decidere se andare in pensione subito o nel 2019. Ma in quest’ultima eventualità non sarà soggetto a modifiche di età pensionabile o contributiva. Questi requisiti sono infatti stati maturati l’anno precedente, con regole diverse, ed eventuali modifiche all’età pensionabile o contributiva non intaccheranno quel traguardo raggiunto.

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Età pensionabile e cristallizzazione: conseguenze sull’importo

Naturalmente, se il nostro pensionando decide di far slittare la sua uscita dal lavoro qualche mese dopo, verserà più contributi. E quindi l’importo dell’assegno risulterà più elevato. Ovviamente più la differenza di pochi mesi è esigua, meno rilevante sarà la differenza economica sull’assegno. È lo stesso discorso per Quota 100: chi esce a 62 anni e 38 di contributi prenderà molto di meno rispetto a chi uscirà secondo quanto prevede la misura ordinaria.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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