Matteo Salvini e Luigi Di Maio “Non faranno prossima Legge di Bilancio”

Pubblicato il 21 Novembre 2018 alle 14:27 Autore: Gloria Frugoni
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Matteo Salvini e Luigi Di Maio “Non faranno prossima Legge di Bilancio”

Sta arrivando la resa dei conti: secondo il Corriere della Sera, la fine dell’esperienza di governo gialloverde potrebbe verificarsi prima delle elezioni Europee di maggio 2019. Perché, per dirla come Bersani: “Salvini e Di Maio dopo questa manovra non avranno la voglia e la forza di fare la successiva”.

Numerosi i temi che preoccupano il governo

È tanta la carne al fuoco: c’è la sfida riguardo agli inceneritori; c’è il rischio che il Parlamento voti a scrutinio segreto sul ddl Anticorruzione che il M5S vuole portare a casa. I voti segreti potrebbero rovesciare il verdetto.
Matteo Salvini, accantonati gli inceneritori, si è concentrato sulla tensione presente nel Consiglio dei ministri a proposito del varo delle Autonomie regionali.
Ma l’argomento più preoccupante da affrontare resta il nodo dei conti pubblici, la trattativa con l’Europa che non decolla e lo spread che sale. Matteo Salvini ha dato forma a tutte le voci che circolavano tramite il resoconto di riflessioni svolte con rappresentanti dell’esecutivo che conoscono Bruxelles e strategie dei Paesi alleati.

Prosegue la sfida sull’Unione

Secondo Giorgetti bisogna inserire elementi reali di novità nella manovra e accompagnare la mediazione con Europa “abbassando i toni”. L’idea di sfidare l’Unione è stata accantonata, ora bisogna comprendere che il compromesso può realizzarsi solo grazie ad alcune concessioni. Secondo i dati non ci sono margini per una limitazione del danno, la procedura sul deficit sembra un’opzione impraticabile. 
Prosegue lo scontro tra Luigi Di Maio e Matto Salvini, nonostante Giorgetti avesse consigliato ai due una tregua, utilizzando le scritte che mettono sui pacchetti di sigarette; “la competizione nuoce gravemente alla salute. Del governo, i due esponenti politici continuano ad attaccarsi e a marcare il territorio”. 

I rapporti tra Lega e M5S sempre più tesi?

Altro che «contratto» di governo. Per dirla come direbbe Bersani “Salvini e Di Maio concorderanno solo la data del voto anticipato, perché dopo questa manovra non avranno la voglia e la forza di fare la successiva”.
Esiste l’ipotesi che Mattarella non consenta il ritorno alle urne e si apra la prospettiva di un gabinetto a guida Matteo Salvini con i voti di Berlusconi, Meloni e dei transfughi grillini. Questo scenario è utile a Salvini per far passare in Parlamento la nomina dei nuovi vertici Istat.
Di Maio afferma: “Nel governo la convivenza è difficile”, mentre Matteo Salvini dichiara: “Abbiamo governato insieme tanti anni, spero torneremo a farlo”.

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