Martina Attili: Cherofobia, testo inedito e significato | X Factor 2018

Pubblicato il 27 Dicembre 2018 alle 06:56 Autore: Daniele Sforza
Martina Attili Cherofobia testo canzone
Martina Attili: Cherofobia, testo inedito e significato | X Factor 2018

Cos’è la Cherofobia e testo canzone


Martina Attili si è presentata a X Factor 12 con un suo inedito dal titolo Cherofobia, che ha subito stimolato la curiosità dei telespettatori e sdoganato un termine (e una paura) a molti sconosciuto. Quindi, dopo il percorso programmato dal talent show televisivo, è arrivata al Live più importante, quello degli inediti, dove la giovanissima (17 anni) cantautrice romana ha ripresentato il suo inedito in una versione leggermente più lunga, sotto la guida di un entusiasta Manuel Agnelli.

Chi è Martina Attili

Martina Attili è nata a Roma 17 primavere fa. Tra le sue più grandi passioni spiccano la danza, la recitazione e, ovviamente, la musica. A tal proposito, Martina ha studiato cantautorato e questo si vede anche nella scrittura del testo, che sin dal primo ascolto ha colpito tutti e quattro i giudici per la forza delle parole, la straordinaria espressività del cantato e anche la sua personalità, fragile ma al tempo stesso fortissima e per questo sincera.

Martina Attili ha lavorato anche davanti alla macchina da presa, prendendo parte a Un medico in famiglia e a L’onore e il rispetto, per fare qualche titolo. Nel 2017 è iniziato il suo percorso di consacrazione musicale, con la vittoria del Premio Calabrese e di Area Sanremo, con la canzone Un incubo ogni giorno.

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Martini Attili: Cherofobia, il testo dell’inedito

Di seguito riproponiamo il testo dell’inedito Cherofobia.

Come te la spiego la paura di essere felici,

quando non l’hanno capita nemmeno i miei amici.

Mi dicono di stare calma quando serve,

mi portano del latte caldo e delle coperte.

Ed è proprio quando stanno a parlare che vorrei gridare

“Grazie a tutti, ora potete andare”,

ma resto qui, a guardare un film.

Come te la spiego tutta la pazienza che ci metto,

ma non riesco a vivere senza

qualcosa che mi opprime,

che mi indichi la fine.

Perché ho un cervello che è strafatto di spine

E il mio cuore è come un fiore.

Crede ancora nel bene,

non sa che i petali cadranno tutti insieme.

Sarà in quel momento che vorrà scoppiare,

mi griderà di smetterla di amare.

Questa è la mia cherofobia.

No, non è negatività.

Questa è la mia cherofobia,

fa paura la felicità.

Questa è la mia cherofobia,

ma tu resta.

Come lo spiego quando nessuno ti capisce,

quando niente ti ferisce.

L’indifferenza più totale

Verso la forma astratta del male.

Abbiamo stretto un rapporto speciale.

E provo a raccontarlo in ogni canzone,

ma la gente pensa sempre parli di altre persone,

“Ma come tu così carina, con la faccia da bambina, la voce da piccina”, ma la bambina è cresciuta troppo in fretta,

tra i muri di una cameretta

in cui ha iniziato a stare stretta.

E ogni volta che qualcosa va come dovrebbe andare,

penso di non potercela fare.

E cerco ogni forma di dolore,

mischiata al sangue col sudore.

E sento il respiro che manca,

e sento l’ansia che avanza.

Fatemi uscire da questa benedetta stanza.

Questa è la mia cherofobia,

no, non è negatività.

Questa è la mia cherofobia,

fa paura la felicità.

Questa è la mia cherofobia.

Ma tu resta.

Dirti che staremo insieme, dirti che staremo bene, dirti che è così che andrà,

Dirti che staremo insieme, dirti “Io non starò bene”.

Sento l’ansia fin da qua.

Martina Attili: Cherofobia, il significato della canzone

Quando un termine poco noto a tutti entra di prepotenza nell’immaginario collettivo e nei giochi di parole dei titoli mediatici, allora questo significa che c’è qualcosa di giusto. Cherofobia, un termine esistente ma poco noto a chiunque, prima di sentirlo durante l’esibizione di Martina Attili alle audizioni. Cherofobia viene dal greco e letteralmente significa “paura della felicità”. Si tratta di un’avversione alle esperienze che procurano gioia o emozioni positive, un atteggiamento di diffidenza e di vera propria ansia che è difficile controllare.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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