Bonus televisori e decoder DVB-T2: importo e a chi spetta

Pubblicato il 24 Dicembre 2018 alle 09:32 Autore: Daniele Sforza
Bonus televisori e decoder DVB-T2
Bonus televisori e decoder DVB-T2: importo e a chi spetta

Importo bonus televisori 2020


A partire dal 1° luglio 2022 avremo tutti una nuova TV o un nuovo decoder in casa. Dopo la rivoluzione del digitale terrestre, che ha sancito il tramonto dell’analogico, ce ne sarà infatti un’altra fra poco più di 3 anni e riguarderà più o meno tutti, in un modo o nell’altro. Si passerà infatti dallo standard attuale del digitale terrestre (DVB-T1) al nuovo standard DVB-T2, vale a dire il digitale terrestre di seconda generazione. Questo passaggio obbligherà molti italiani a cambiare televisore e a gettare i vecchi decoder. Non tutti però saranno tenuti a cambiare TV. Vediamo dunque le principali informazioni a riguardo e le ultime notizie sul bonus televisori, il cui Fondo è stato recentemente ampliato dal governo per far fronte alla domanda dei nuovi apparecchi, il cui picco dovrebbe arrivare nel 2020.

Bonus televisori e decoder: DVB-T2, perché è necessario

La Commissione europea ha stabilito la road map che determina il passaggio dall’attuale standard di digitale terrestre al nuovo DVB-T2. La data di lancio sarà il 1° luglio 2022, ma in realtà questo calendario parte dal 1° luglio 2016, data a partire dalla quale i produttori degli apparecchi televisivi non hanno più lanciato sul mercato dispositivo senza il nuovo standard di trasmissione o senza il codec H265/HEVC, come spiega Altroconsumo.

Dal divieto di produzione a quello di rivendita il passo è stato breve, e così, a partire dal 1° gennaio 2017, non è stato più possibile trovare un televisore con il vecchio standard. Per ovviare al macero dei vecchi TV, però, la legge ha consentito di vendere televisori con il vecchio digitale terrestre, regalando però il decoder DVB-T2 con codec HEVC. Così, mentre nel biennio 2020-2021 ci si potrà aggrappare ancora alle vecchie frequenze, dal 1° luglio 2022 il passaggio sarà definitivo, e i vecchi TV e decoder non funzioneranno più.

Bonus televisori e decoder DVB-T2: chi dovrà cambiare TV

Generalmente i televisori risalenti al biennio 2015-2016 appartengono alla generazione più giovane e quindi chi possiede un TV di quegli anni non dovrebbe avere problemi di trasmissione. Questo perché tali apparecchi supportano già lo standard DVB-T2 e il codec H265/HEVC.

Il trucco per capire se il nostro TV è da cambiare risulta comunque semplice. Bisognerà semplicemente aggiornare la lista dei canali e capire se gli analoghi in HD si vedano o meno. Se sono oscurati, allora il nostro TV non supporterà il nuovo standard DVB-T2.

Bonus televisori: importo e beneficiari

L’articolo 89 della Legge di Bilancio 2018 stabilisce un bonus televisori, che in realtà è un bonus decoder, riservato a chi acquista un nuovo apparecchio per l’adattamento alle nuove frequenze. Il contributo economico spetterà dunque alle famiglie che tra il 2019 e il 2021 si orienteranno verso l’acquisto del nuovo apparecchio, e il cui picco di domanda è previsto per il 2020. Il beneficio funziona dunque da sostegno economico per le famiglie che dovranno affrontare questo passaggio.

Il bonus Tv sarà attivo dunque dal 1° gennaio 2019 e funzionerà per lo sconto sull’acquisto di un nuovo decoder o di un nuovo Tv. L’importo del beneficio dovrebbe ammontare a 25 euro e i primi beneficiari dovrebbero essere i soggetti over 75 con reddito annuo inferiore a 8.000 euro esenti dal pagamento del canone Rai. Naturalmente il bonus televisori potrà essere usato solo una volta.

È notizia recente che il fondo del bonus è stato ampliato di ulteriori 50 milioni di euro nel 2020, alzando così l’importo complessivo a 150 milioni di euro. A ufficializzare questo incremento il Ministero dello Sviluppo Economico, a margine di una riunione del Tavolo TV 4.0 sulla nuova rivoluzione del digitale.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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