Visita fiscale Inps: assenza per fisioterapia, cosa succede

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:03 Autore: Daniele Sforza

Cosa succede in caso di assenza durante la visita fiscale Inps perché si sta effettuando la fisioterapia? Quali sono le sanzioni e come fare per evitarle?

Visita fiscale Inps assenza per fisioterapia
Visita fiscale Inps: assenza per fisioterapia, cosa succede

Fisioterapia e visita fiscale, come agire


Il lavoratore dipendente pubblico o privato che si assenta per malattia ha l’obbligo di farsi trovare al proprio domicilio durante le fasce orarie di reperibilità per la visita fiscale Inps. Tale principio è stato ribadito più volte, anche dalla Corte di Cassazione, con la sentenza n. 64/2017. “La permanenza presso il proprio domicilio durante le fasce orarie previste per le visite mediche domiciliari di controllo costituisce non già un onere, bensì un obbligo per il lavoratore ammalato”. L’assenza, infatti, rende impossibile il controllo medico e integra un inadempimento “sia nei confronti dell’istituto previdenziale, sia nei confronti del datore di lavoro”. Quest’ultimo è infatti interessato ad essere aggiornato sulla effettiva sussistenza della causa che impedisce la prestazione lavorativa.

Esonero certificato medico: quando si può evitare

Assenza visita fiscale Inps per fisioterapia: cosa accade

Mettiamo il caso il lavoratore assente per malattia non sia presente al proprio domicilio durante le fasce di reperibilità, perché questi orari coincidono con le visite di fisioterapia, due o tre giorni alla settimana. Il lavoratore non è giustificato automaticamente, anche perché del suo percorso di fisioterapia non è stata data opportuna comunicazione a chi di dovere. Dunque, cosa deve fare il lavoratore in malattia che non può essere presente durante gli orari di reperibilità? Deve avvisare per tempo l’Inps e il suo datore di lavoro. Presentando opportuna documentazione che attesti il motivo della sua assenza. E gli orari della fisioterapia coincidenti con quelli della reperibilità fiscale.

Qualora non si adempia a questo dovere puramente comunicativo e il medico fiscale non trova il lavoratore in malattia al domicilio indicato, potrebbero scattare le sanzioni previste. Vale a dire la decurtazione dello stipendio e, in caso di assenza ripetuta durante gli orari del controllo fiscale, il licenziamento per giusta causa da parte dell’azienda. Si avrebbero comunque 15 giorni di tempo per comunicare all’Inps e al datore di lavoro la giustificazione della propria assenza.

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER

PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
Tutti gli articoli di Daniele Sforza →