Unicredit e Intesa Sanpaolo: truffa IBAN sostituito in corso, come si fa

Pubblicato il 23 Dicembre 2018 alle 06:26 Autore: Daniele Sforza
Unicredit e Intesa Sanpaolo: truffa IBAN sostituito in corso, come si fa
Unicredit e Intesa Sanpaolo: truffa IBAN sostituito in corso, come si fa

Truffa Iban sostituito, come si configura


Non solo phishing e smishing. Banche come Intesa Sanpaolo e Unicredit sono sempre all’avanguardia per tutelare i propri clienti con innovativi sistemi di sicurezza. Tuttavia i truffatori sembrano escogitare ogni giorno nuovi stratagemmi per rubare dati sensibili e soldi alle malcapitate vittime.

I titolari di un conto corrente devono prestare la dovuta attenzione alle truffe. Gli stessi istituti bancari come Intesa Sanpaolo e Unicredit pubblicano sui propri siti guide e vademecum per orientare i propri clienti a tutelare i propri dati personale e a evitare di compiere azioni che potrebbero portare i truffatori ad averla vinta.

Unicredit e Intesa Sanpaolo sicure, ma attenzione alle false fatture

Parlando di nuove truffe, dunque, è utile informare i titolari dei conti correnti su quella del falso Iban, o dell’Iban sostituito. Si tratta di un meccanismo che prevede anche altre azioni, come ad esempio lo stalking. Quindi segue il furto della password della mail personale o di lavoro. Da qui i truffatori, digitando parole chiave come “fattura” o “pagamento”, risalgono a un prestatore che invia fattura. Prelevano quest’ultima, ne copiano i dati, facendola praticamente diventare identica, per poi cambiare Iban sul documento. Sostituendolo praticamente con il loro.

Il cliente che deve pagare non si accorge della sostituzione: dopotutto controlla solo i dati principali, la numerazione e gli importi perché tutto sembra apparentemente regolare. Così il cliente paga all’Iban sostituito e i soldi finiscono sul conto corrente dei truffatori, che si affrettano a prelevare. Il problema viene scoperto solo pochi giorni dopo, quando chi attende i soldi contatta il cliente per sapere quando la fattura X sarà pagata. Da qui l’equivoco e infine la scoperta della truffa. I criminali hanno dunque tutto il tempo per far sparire i soldi rubati e chiudere anche il conto.

Truffa del falso Iban: come difendersi

C’è poco da fare per difendersi dalla truffa del falso Iban, o dell’Iban sostituito. Come abbiamo visto, però, una delle fasi ricorrenti di questa truffa consiste nel rubare la password dell’e-mail della vittima. Pertanto è consigliabile seguire le solite raccomandazioni sulle password della propria e-mail, scegliendone una difficile composta da alternanza di maiuscole e minuscole, lettere, numeri e segni di interpunzione. Ma soprattutto prestando la dovuta attenzione a non consentire fuoriuscita di dati e informazioni sensibili e a proteggerli come si deve.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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