Bollo auto 2019: pagamento a consumo o emissioni, i veicoli a rischio

Pubblicato il 18 Marzo 2019 alle 06:49 Autore: Guglielmo Sano

Bollo auto: non si parla più di abolizione già da qualche tempo. Anzi, nel 2019 potrebbe diventare in qualche modo ancora più pesante.

Bollo auto 2019: pagamento a consumo o emissioni, i veicoli a rischio
Bollo auto 2019: pagamento a consumo o emissioni, i veicoli a rischio

Auto a rischio stangata bollo


La tassa sul possesso dell’automobile, meglio conosciuta come bollo, si paga ad ogni inizio dell’anno. Di abolizione non si parla più già da qualche tempo. Anzi, nel 2019 potrebbe diventare in qualche modo ancora più pesante. Insomma, se qualche modifica ci sarà, difficilmente, renderà contenti gli automobilisti. Infatti, almeno stando a quanto annunciato dal ministro Sergio Costa, si potrebbe trasformare da una tassa sulla proprietà a una tassa sul consumo. Ciò significa che sul calcolo potrebbe andare a incidere l’effettivo utilizzo del veicolo.

Bollo auto: chilometri e inquinamento

Innanzitutto, l’iniziativa vorrebbe muoversi sulle linee guida di cui si è fatta promotrice l’UE: tassazione più pesante per i veicoli maggiormente inquinanti. Tuttavia, non è ancora chiaro se l’indirizzo sia quello di rendere l’imposta proporzionale alle emissioni di Co2 dichiarate dal costruttore del veicolo al momento dell’omologazione.

Se si sceglierà di tassare gli automobilisti in base alle emissioni di anidride carbonica le attuali classi Euro 1, 2, 3, 4, 5 potrebbero non avere più valore. In pratica, l’importo del bollo sarebbe pari alla somma del costo di ogni grammo di anidride carbonica rilasciata per ciascun chilometro percorso.

Bollo auto: automobilisti scontenti

L’altra opzione riguarda una tassazione proporzionale al chilometraggio relativo all’anno precedente. D’altronde, in tal senso, si potrebbe optare anche per una stima della percorrenza annuale da saldare poi con un conguaglio rispetto alla percorrenza reale, per così dire.

Detto questo, che si scelga l’una o l’altra strada, la misura sembra destinata a scontentare molti automobilisti. Infatti, nel primo caso, da un lato, verrebbero penalizzati coloro che hanno una macchina di dimensioni e cilindrata superiori a una normale utilitaria, dall’altro, però, verrebbero penalizzati anche coloro che hanno un’auto di vecchia generazione. Nel secondo caso, invece, a essere scontenti sarebbero coloro che per necessità devono percorrere molti chilometri.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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