Assegno circolare 2019: scadenza non trasferibile e quando è falso

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:05 Autore: Guglielmo Sano

Assegno circolare 2019: non tutti gli assegni sono uguali. Innanzitutto, è possibile distinguere tra assegno bancario e circolare

Assegno circolare 2019: scadenza non trasferibile e quando è falso
Assegno circolare 2019: scadenza non trasferibile e quando è falso

Assegno circolare, quando è falso?


Anche se comunemente si ritiene che uno valga l’altro, non tutti gli assegni sono uguali. Innanzitutto, è possibile distinguere tra assegno bancario e circolare. Quest’ultimo, oltre a potersi ritenere un mezzo di pagamento come l’assegno bancario o i contanti, è un vero e proprio titolo di credito, cioè un documento che certifica la promessa di un pagamento.

Assegno circolare 2019: la differenza con l’assegno bancario

Gli assegni circolari vengono emessi dalle banche su richiesta del correntista (non dallo stesso correntista come nel caso dell’assegno bancario) e dovranno riportare il nome del prenditore. In pratica, gli assegni circolari non possono essere pagati al portatore ma esclusivamente dalla persona a cui è intestato. Il prenditore ha 8 giorni per incassarlo se risiede nello stesso comune della banca emittente, 15 giorni se risiede in un comune diverso.

L’intestatario, meglio detto prenditore, può essere un terzo come lo stesso correntista naturalmente. In ogni caso, sugli assegni circolari compare la clausola di non trasferibilità che non consente di “girarlo” a un’altra persona che non sia lo stesso prenditore. Tuttavia, è possibile derogare la clausola di non trasferibilità, quindi, girare l’assegno ma solo se l’importo è inferiore ai mille euro. D’altra parte, se gli assegni bancari superano la cifra di mille euro possono essere solo nominativi e riportare la clausola di non trasferibilità.

Assegno circolare 2019: deve essere sempre coperto

Detto ciò, è bene ricordare che l’assegno circolare può essere emesso solo se il correntista ha a disposizione la somma sul proprio conto. Se non si possiede un conto, per emetterlo, bisogna prima consegnare la somma alla banca. Insomma, l’assegno circolare deve essere sempre “coperto”.

Questa è una differenza fondamentale tra assegno circolare ed assegno bancario. Infatti, l’assegno bancario può essere emesso da un correntista anche senza essere “coperto”; insomma, la persona può emetterlo anche se non ha la somma a disposizione sul proprio conto in quel momento. Emettere un assegno “scoperto”, però, è un comportamento sanzionato a norma di legge.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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