Raffreddore: sintomi, rimedi e durata. Quando è cronico

Pubblicato il 26 Febbraio 2019 alle 07:44 Autore: Guglielmo Sano

Raffreddore: come ogni anno, diventa un passaggio obbligato per molti italiani. Spesso si guarisce in due o tre giorni, al massimo una settimana

Raffreddore: sintomi, rimedi e durata. Quando è cronico
Raffreddore: sintomi, rimedi e durata. Quando è cronico

SIntomi e cura raffreddore


Calano le temperature e il raffreddore, come ogni anno, diventa un passaggio obbligato per molti italiani. Spesso si guarisce in due o tre giorni, al massimo una settimana. Cosa significa se dura di più?

Raffreddore: alcuni suggerimenti utili

Il raffreddore è un’infezione virale che colpisce le vie aeree superiori e talvolta inferiori. Con il nome di raffreddore si descrive una flogosi della mucosa faringea e nasale causata, appunto, da un virus. Questa causa una serie di sintomi tra cui i più comuni sono: starnuti, tosse, congestione nasale e, nelle manifestazioni più gravi, febbre, raucedine e infiammazione dei linfonodi posti nel collo.

Detto ciò, è una malattia sostanzialmente innocua e di norma si guarisce facilmente e in fretta. In generale, basta riposare (molto) ed evitare gli sbalzi di temperatura. Può essere utile magari anche l’utilizzo di umidificatori per l’ambiente al fine di decongestionare le mucose nasali, oltre alla somministrazione – con moderazione – di medicinali per la fluidificazione del muco (meglio non deglutirlo).

Raffreddore: attenti a sinusite e allergie

Naturalmente, per velocizzare la guarigione è bene evitare il fumo e l’alcool. Infatti il primo inibisce le difese immunitaria, il secondo contribuisce alla disidratazione del corpo che, invece, bisogna evitare. Consigliatissima, oltre all’assunzione di cibi leggeri (meglio se ricchi di probiotici e vitamina C), l’assunzione di molti liquidi, preferibilmente caldi. Inutile, almeno che non vi sia in corso anche un’infezione batterica, l’assunzione di antibiotici (si ricordi che il raffreddore è causato da un virus). Non è controindicata l’attività fisica anche se sarebbe meglio diminuirne l’intensità rispetto al solito.

E se il naso continua a colare anche dopo due settimane? Allora, potrebbe non essere raffreddore. A volte è facile confondere i sintomi del raffreddore con quelli di altre patologie come la sinusite o con quelli provocati dalle allergie. Se si assume uno stile di vita sano (aumentare le ore di sonno e l’idratazione) e i sintomi imputati al raffreddore non passano bisogna approfondire la propria condizione con esami specifici.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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