Assunzioni centri per l’impiego 2019: 4000 posti in Legge di Bilancio

Pubblicato il 24 Marzo 2019 alle 06:42 Autore: Camilla Ferrandi

Assunzioni centri per l’impiego 2019: le Regioni sono autorizzate ad assumere fino a complessive 4.000 unità di personale. Lo prevede la legge di bilancio

Assunzioni centri per l'impiego 2019: 4000 posti in Legge di Bilancio
Assunzioni centri per l’impiego 2019: 4000 posti in Legge di Bilancio

Assunzioni collocamento 2019


“A decorrere dall’anno 2019, le Regioni sono autorizzate ad assumere, con aumento della rispettiva dotazione organica, fino a complessive 4.000 unità di personale da destinare ai Centri per l’impiego”. Questo prevede il comma 257 dell’art.1 della Legge di Bilancio 2019.

A breve, dunque, partiranno le procedure selettive per l’assunzione di nuovo personale presso i Centri per l’impiego; lo step è necessario in previsione dell’avvio del Reddito di Cittadinanza.

Assunzioni centri per l’impiego 2019: cosa prevede la Legge di Bilancio

È sempre la Legge di Bilancio a stabilire i fondi per finanziare il reclutamento delle 4mila risorse. Per gli anni 2019 e 2020, i fondi saranno detratti dai massimo due miliardi del Fondo per il Reddito di Cittadinanza destinati al potenziamento dei Centri per l’impiego. Dal 2021 in poi, le risorse economiche saranno recuperate direttamente dal Fondo. Inoltre, prevede sempre lo stesso comma, un importo fino a 10 milioni del Fondo è destinato al finanziamento del contributo per il funzionamento dell’ANPAL Servizi Spa.

“Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali – si legge al comma 258 dell’articolo 1 della manovra – sono stabilite le modalità di ripartizione delle suddette risorse tra le regioni interessate”.

Il decreto doveva essere presentato quest’oggi, 10 gennaio, da Di Maio al Consiglio dei Ministri per l’approvazione. Ma la riunione è slittata a data da destinarsi; presumibilmente si terrà la prossima settimana.

Assunzioni centri per l’impiego 2019: la bozza del decreto per il Reddito di Cittadinanza

Nella bozza del decreto legge relativo a reddito di cittadinanza e pensioni è l’articolo 12  a disciplinare le disposizioni finanziarie per l’attuazione del Rdc. Il comma 4 autorizza, per gli anni 2019 e 2020, una spesa nel limite di 250 milioni di euro ai fini della “contrattualizzazione delle professionalità necessarie ad organizzare il RdC”. Al comma 5 si continua: “al fine di stabilizzare il personale a tempo determinato, ANPAL Servizi S.p.A. è autorizzata ad assumere, entro i limiti di spesa di 1 milione di euro, il personale già dipendente di ANPAL Servizi S.p.A. in forza di contratti di lavoro a tempo determinato”.

Dovremmo dunque attendere sia l’approvazione del decreto da parte del CdM sia un decreto successivo in cui si disciplini la suddivisione delle assunzioni e delle risorse alle singole Regioni. Solo a quel punto le Regioni potranno procedere all’indizione di bandi pubblici per il reclutamento dei tutor. Per il momento, previa approvazione del decreto legge suddetto, potranno essere assunti solo i dipendenti a tempo determinato dell’ANPAL Servizi S.p.A..

Non vi sono altre notizie ufficiali riguardo ai requisiti per presentare la candidatura e sulle prove d’esame.

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L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
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