Conto corrente 2019: costi in aumento, come non pagare il 30% in più

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:05 Autore: Daniele Sforza

I costi del conto corrente sono in aumento. La stangata sulle banche si rifletterà sui consumatori. C’è un modo per tutelarsi e non pagare i rincari?

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Conto corrente 2019: costi in aumento, come non pagare il 30% in più

Aumento 30% conto corrente 2019


Dalla Manovra spunta l’aumento delle tasse sulle banche. C’è di che essere contenti? Affatto. Perché i rincari si rifletteranno sui consumatori. Sui clienti di quelle banche. Su tutti coloro i quali dispongono di un conto corrente. Dove accreditare lo stipendio, la pensione. In quelle banche dove chiedere un prestito costerà di più. Esigenze di mercato? Non solo. Gli aumenti delle tasse su banche (e non solo, visto che nel mirino dei rincari ci sono anche le assicurazioni) si ripercuoteranno sulla finanza personale dei titolari di conto corrente. C’è un modo per evitare tutto ciò e tutelarsi? C’è la possibilità per non pagare fino al 30% in più?

Costi conto corrente 2019: come difendersi dagli aumenti

In un servizio a cura di Laura Gobbetti e trasmesso nell’ultima puntata di DiMartedì si affronta proprio questo tema. Dall’aumento delle tasse su banche e assicurazioni, il governo dovrebbe incassare 4 miliardi. Entrate che però pagheranno non solamente gli istituti coinvolti nei rincari, ma anche i clienti stessi. Nel servizio si fa l’esempio di un uomo che è titolare di due conti correnti. E che a fine anno è stato avvertito che i suoi contratti avrebbero subito delle modifiche unilaterali.

Conto corrente 2019: perché aumentano i costi

Così una banca ha aumentato il canone mensile del 3,4%, mentre la seconda del 34%. La giustificazione della prima banca è corrisposta a un “adeguamento all’inflazione”. Il secondo istituto ha invece preferito una scusante come “l’andamento del mercato”. Sostanzialmente il titolare dei due conti in due diverse banche ha avuto delle spiegazioni di natura differente, che però sembrano essere lontane dalla causa apparentemente più probabile: ovvero gli aumenti subiti dalle banche.

Naturalmente tutto questo si riflette in misura maggiore sui piccoli risparmiatori, vessati anche dalle altre stangate 2019, Mentre sulle vere cause non può esservi certezza assoluta. Tuttavia, se la matematica non è un’opinione, può essere avanzata qualsiasi giustificazione, ma di fatto gli aumenti delle tasse per le banche li pagheranno anche i loro clienti.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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