Mutuo prima casa o leasing 2019: detrazioni e vantaggi a confronto

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:27 Autore: Daniele Sforza

Quali sono le differenze tra mutuo prima casa e leasing e quali sono i vantaggi e le detrazioni previste nel 2019 per le due soluzioni? Rispondiamo.

Mutuo prima casa leasing 2019
Mutuo prima casa o leasing 2019: detrazioni e vantaggi a confronto

Detrazioni leasing o mutuo 2019


Mutuo prima casa o leasing: cosa conviene nel 2019? Quali sono le differenze tra le due soluzioni, le detrazioni previste e i vantaggi? Chiedere un mutuo per l’acquisto della prima casa è un’operazione che conosciamo più o meno tutti nei minimi dettagli. Se si ha un’entrata fissa mensile (leggasi contratto a tempo indeterminato) o una dichiarazione dei redditi importante, si può andare presso una banca o un istituto di credito richiedendo un mutuo per l’acquisto di un’abitazione. Il valore del mutuo arriva generalmente all’80% del valore dell’immobile.

Il bene diventa subito di proprietà del richiedente, che mensilmente dovrà pagare un canone che comprende l’importo del mutuo e gli interessi. Con il pacchetto Sud è possibile richiedere anche un mutuo a tasso zero, ma dovranno essere rispettati determinati requisiti. Per approfondire vi consigliamo di leggere questo articolo. Sono quindi note le caratteristiche principali del mutuo, ma cos’è il leasing prima casa e quali vantaggi comporta? Andiamo a scoprirlo.

Mutuo prima casa: leasing immobiliare 2019, cos’è e come funziona

Il leasing prima casa è un’opzione percorribile a partire dal 1° gennaio 2016, vista la sua introduzione anche per la prima casa con la Legge di Bilancio 2016, e fino al 31 dicembre 2020. Pertanto, chi vorrà optare per il leasing immobiliare nel 2019 potrà farlo senza problemi. Il leasing prima casa consiste nell’acquisto dell’immobile da parte della banca o dell’intermediario finanziario, che poi stipula un contratto con il richiedente, nel quale stabilisce importo delle rate mensili e durata, nonché l’importo dell’eventuale riscatto finale. Si tratterebbe di fatto di una sorta di “affitto con riscatto”, visto che il soggetto che ne beneficia potrà pagare le rate di locazione, per poi riscattare alla fine del contratto l’immobile a un valore inferiore a quello di mercato.

Invero, il soggetto richiedente avrà diverse possibilità alla fine del contratto. Più precisamente:

  • Acquistare l’immobile in leasing pagando il riscatto finale il cui importo è già stato stipulato nel contratto;
  • Rinnovare il contratto di leasing a condizioni economiche uguali o differenti;
  • Andare via e restituire l’immobile al concedente.

Mutuo prima casa: leasing 2019, quali vantaggi?

Come abbiamo scritto in precedenza, generalmente le banche concedono un mutuo fino all’80% del valore dell’immobile. Inoltre, il beneficiario avrà la possibilità di detrarre gli interessi passivi del mutuo. Il leasing prima casa offre invece diversi vantaggi, soprattutto per i più giovani. Ecco quali sono.

  • L’importo del finanziamento può arrivare fino al 100% del valore dell’immobile più le spese di arredamento;
  • In caso di difficoltà economiche il canone potrà essere bloccato per 1 anno;
  • Importo riscatto stabilito all’inizio del contratto;
  • Prezzo finale dell’immobile inferiore al valore di mercato;
  • Canone mensile leasing detraibile dalle tasse;
  • L’immobile diventa di proprietà solo al pagamento del riscatto, pertanto non sarà considerato bene immobile ai fini fiscali durante il periodo del canone;
  • Spese notarili minori, visto che non è previsto il costo dell’ipoteca;
  • Contratto più flessibile.

Gli elementi sopra riportati, raffrontati ai vantaggi di un mutuo, potrebbero far optare per la soluzione del leasing. Resta comunque una scelta soggettiva e basata sulle esigenze di ciascun soggetto. Certo è che il livello di rischio nel leasing risulta inferiore rispetto a quello di un mutuo per certi versi, soprattutto a causa della proprietà del bene, che nel leasing, come abbiamo visto, resta della banca o dell’intermediario finanziario fino al riscatto finale da parte del cliente.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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