Julen Rossello caduto nel pozzo in Spagna, il salvataggio. Streaming live

Pubblicato il 24 Gennaio 2019 alle 06:53 Autore: Daniele Sforza

Julen Rossello è ancora in fondo al pozzo e continuano le operazioni di salvataggio, tra intoppi e ostacoli. Ecco cosa sta succedendo.

Julen Rossello bimbo caduto nel pozzo in Spagna
Julen Rossello caduto nel pozzo in Spagna, il salvataggio. Streaming live

Diretta streaming salvataggio Julen Rossello


Sono ancora in corso le operazioni di salvataggio di Julen Rossello, il bambino di soli 2 anni caduto in un pozzo il 13 gennaio scorso nelle campagne di Totalán, nella zona di Malaga. La parola d’ordine è ancora una: speranza. Anche se ridotta al lumicino, dovremo essere vicini alla fase conclusiva delle operazioni, sfortunatamente ostacolate da intoppi di varia natura. Ultimo dei quali dei tubi incastonati a 40 metri nel tunnel parallelo a quello in cui è caduto il bambino. Tubi che hanno ritardato ulteriormente le operazioni, ostacolando la discesa dell’ascensore che porterà i soccorritori fino in fondo al pozzo. Questi poi scaveranno in parallelo per raggiungere il punto in cui è caduto il bimbo, con la speranza di ritrovarlo ancora vivo.

Julen Rossello: continuano le operazioni di salvataggio

Nella mattina di mercoledì 23 gennaio sono stati comunque completati i lavori finalizzati ad ampliare il tunnel verticale, mentre nel primo pomeriggio si inizierà a scavare a mano per raggiungere il luogo dove dovrebbe trovarsi il bambino, uno spiazzo situato a 71 metri di profondità e largo solo 25 centimetri.

[RESCATE EN DIRECTO JULEN] Operación de rescate en el pozo de Totalán (Málaga)

Julen Rossello: ancora si spera

I genitori del piccolo Julen non si danno ancora per vinti e sperano di vederlo ancora vivo. Mentre continuano le indagini di ricostruzione dell’episodio in Spagna, dopo la recente scoperta dell’abusività del pozzo e alcune incertezze su quanto accaduto.

Julen Rossello: proseguono le indagini (e le critiche)

I lavori di salvataggio proseguono a ritmo sostenuto. Alle recenti critiche sui ritardi, la maggior parte dei quali dovuti alla delicatezza delle operazioni visto che il terreno sottostante è formato da rocce molto dure, ha risposto il delegato del Governo andaluso, Alfonso Rodriguez Gomez de Celis. Come riporta Il Messaggero, quest’ultimo ha fatto notare che il lavoro fatto in una settimana è stato portato avanti nel migliore dei modi e il più rapidamente possibile, visto che in tempi normali sarebbero richiesti mesi.

La durezza del terreno e la volontà di non compromettere le ultime speranze di rivedere Julen vivo, insieme agli ostacoli naturali incontrati nel tempo hanno infatti inibito una maggiore velocità operativa. In parole povere, parafrasando quanto sostiene il governatore andaluso, si sta facendo il possibile.

Continueremo ad aggiornare in diretta le operazioni di salvataggio a Totalán, sperando di riportare a breve buone notizie.

Ore 16.27: “Il nostro lavoro si concentra sul garantire la sicurezza durante l’intera operazione di salvataggio”. Così il capo dei pompieri Julian Moreno a El Pais. Intanto si continua a studiare il modo migliore e più sicuro per il salvataggio, ma non si vogliono ancora comunicare scadenze ufficiali.

“Il nostro lavoro si concentra sul garantire la sicurezza dell’intero salvataggio”, dice Julián Moreno, capo dei vigili del fuoco che lavorano in questi giorni in Totalán.

20.15: Giornata intensa di lavoro per la squadra di soccorso impegnata nelle operazioni di salvataggio. Attualmente si sta lavorando per facilitare le condizioni di perforazione nel tunnel parallelo. Al termine delle operazioni, si comincerà a scavare a mano un tunnel orizzontale per arrivare nel punto dove si crede sia il bimbo.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
Tutti gli articoli di Daniele Sforza →