Ape social 2019: requisiti accesso e verifica. Domanda al via

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:27 Autore: Giuseppe Spadaro

Ape social 2019, dopo la proroga al 31 dicembre 2019 prevista dal decreto pubblicato il 28 gennaio in GU l’Inps comunica termine di riapertura delle domande

Ape social 2019 requisiti accesso e verifica
Ape social 2019: requisiti accesso e verifica. Domanda al via

Requisiti ape sociale 2019


Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dello scorso 28 gennaio del decreto contenente le misure previdenziali approvate del governo Conte ed in vigore dal 29 gennaio l’attenzione degli aspiranti pensionati si sposta sul fronte Inps. Infatti sarà l’ente nazionale della Previdenza Sociale a dover gestire il flusso di operazioni per consentire ai lavoratori che hanno maturato i requisiti l’accesso alla pensione.

Ape social 2019, in cosa consiste

E come sappiamo quando si parla delle misure previdenziali previste dal decreto non si parla solo di Quota 100. Tra le misure che hanno avuto il via libera c’è la proroga di altri sistemi già adottati in passato come Ape Social. L’Articolo 18 del decreto proroga la validità dell’Ape sociale sino al 31 dicembre 2019.

Intanto vediamo in cosa consiste. Si tratta di un meccanismo che prevede un pensionamento anticipato, con un’indennità sostitutiva per i lavoratori in situazioni di disagio e fino al conseguimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia. I requisiti previsti sono: 63 anni e 30 o 36 anni come anni di contributi versati. Le lavoratrici madri possono usufruire di un bonus contributivo di un anno per figlio (fino a un massimo di 2 anni).

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Ape social 2019, platea beneficiari

Di seguito vediamo da chi è composta la platea di potenziali beneficiari della misura.

  • Disoccupati (30 anni di contribuzione): per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale o per scadenza del contratto a tempo; 18 mesi di lavoro negli ultimi 36 mesi; conclusione della Naspi da almeno 3 mesi.
  • Persone che assistono un disabile grave (30 anni di contribuzione): da almeno sei mesi; coniuge o parente di primo grado convivente; parente o affine di secondo grado convivente.
  • Grave disabilità personale (30 anni di contribuzione): riduzione della capacità lavorativa pari ad almeno il 74%.
  • Lavoro dipendente in attività rischiose o pericolose (36 anni di contribuzione): lavoratore appartenente ad una delle professioni indicate all’allegato C della Legge 232 del 2016; almeno sette anni negli ultimi dieci o sei negli ultimi sette.

Ape social 2019, messaggio Inps per riaperture domande di riconoscimento

Proprio la proroga dell’Ape Social è stata al centro del messaggio n. 402 del 29 gennaio 2019 dell’Inps avente ad oggetto la “Riapertura delle domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’APE sociale”.

Col testo pubblicato sul sito si informa l’utenza che per dare attuazione all’articolo 18 del decreto contenente oltre a Quota 100 le altre misure previdenziali “in attesa della pubblicazione della circolare illustrativa delle nuove disposizioni”, “si comunica la riapertura delle domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’APE sociale. Pertanto, dal 29 gennaio 2019, possono presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio dell’APE sociale i soggetti che, nel corso dell’anno 2019, maturano tutti i requisiti e le condizioni previste”.

Inoltre l’Inps informa che “possono altresì presentare domanda tutti coloro che hanno perfezionato i requisiti negli anni precedenti, stante il permanere degli stessi, e che non hanno provveduto ad avanzare la relativa domanda. Si ricorda infine che, per non perdere ratei di trattamento, i soggetti che al momento della domanda di verifica delle condizioni di accesso al beneficio in argomento siano già in possesso di tutti i requisiti e le condizioni previste devono presentare contestualmente anche la domanda di APE sociale”.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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